Il metodo biointensivo punta a massimizzare i rendimenti agricoli a fronte di un minore apporto di risorse. Foto: Elina Mark Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)Foto: Elina Mark Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

Spagna, il metodo biointensivo è un successo: le rese salgono dell’81%

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Lo studio spagnolo: l'orto biointensivo sperimenta una crescita dei rendimenti, un minore consumo di acqua e un incremento del carbonio sequestrato. Generando una risposta efficace alla desertificazione
I membir dell'Intergovernmental Technical Panel on Soils in scadenza. L'incarico, di durata triennale, coinvolge 27 massimi esperti provenienti da tutte le aree mondiali. FOTO: Archivio FAO.FAO

La Fao rinnova il suo team di esperti sui suoli. Candidature entro il 20.2

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Entro il 22 febbraio potranno essere inviate le candidature per entrare a far parte del Comitato tecnico intergovernativo della Global Soil Partnership. L'organismo dell'Agenzia ONU ha l'obiettivo di portare il tema suolo nell'agenda globale e di sviluppare analisi e proposte per diffondere la gestione sostenibile dei terreni
La manioca è una componente chiave nella dieta di centinaia di milioni di persone in Asia, Africa e America Latina. Foto: Tadekwiki Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)Tadekwiki Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Fosforo e liming fanno bene alla manioca e alla sicurezza alimentare

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Gli interventi per ridurre l'acidità del terreno e incrementare la disponibilità di fosforo fanno crescere le rese delle colture di manioca. Uno degli elementi base della dieta di centinaia di milioni di persone
Un'innovazione circolare per l'Africa: il riutilizzo degli scarti del cocco riduce l’impiego del legname e la spinta alla deforestazione. Foto: Freetown sl Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)Foto: Freetown sl Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

La storia di Alhaji, lo startupper che frena la deforestazione con gli scarti del cocco

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Una soluzione circolare contro la deforestazione in Africa Occidentale. Alhaji Siraj Bah, giovanissimo innovatore di Freetown, in Sierra Leone, scommette sui residui del cocco per offrire un’alternativa ai prodotti derivati dal legno
Creato dalla pirolisi lenta delle biomasse il biochar è una delle produzioni più promettenti nel trattamento della materia organicaFOTO: Wikipedia CC BY-SA 4.0

Biochar, il boom è dietro l’angolo: +164% nei prossimi 5 anni

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Il biochar si conferma un'innovazione utile a riportare carbonio nel suolo. Il suo mercato mondiale potrebbe raggiungere i 2 miliardi di dollari entro il 2027. Lo prevede un'analisi della società di ricerca irlandese Global Industry Analysts. Per l'effettiva velocità della crescita molto dipenderà dalle regole stabilite a livello nazionale e globale
"La UE deve incentivare la rimozione del carbonio e sostenere i carbon credits" ha dichiarato il Commissario europeo all'agricoltura Janusz Wojciechowski (foto). Immagine: CC-BY-4.0: © European Union 2019 – Source: EPCC-BY-4.0: © European Union 2019 – Source: EP

Carbon credits, Bruxelles al lavoro. Ma la certificazione è un cantiere aperto

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La Commissione UE punta a elaborare entro la fine dell’anno il Framework necessario per il calcolo e il riconoscimento dei crediti nel settore del carbon farming. Ma la materia è complessa e sul rispetto delle scadenza incide il pressing delle imprese
Un'operazione di campionamento a mano del suolo. L'indagine, che coinvolge anche la Colorado State University, studia le interazioni tra pascolo, terreno e ciclo del carbonio. Foto: per gentile concessione di Francesca Cotrufoper gentile concessione di Francesca Cotrufo

Il tesoro nascosto nelle terre da pascolo: “Dalle pratiche rigenerative una soluzione per clima e suolo”

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Negli USA via alla ricerca sulle interazioni tra mandrie, terreno e ciclo del carbonio. Francesca Cotrufo (Colorado State University): “Lavoriamo già a livello globale, gli operatori di mercato hanno capito l’importanza della questione”. Carbonio decisivo, “ma servono metodologie di calcolo accurate”
L'Italia è fra i Paesi in Europa a più alta incidenza della bioeconomia. Copre il 6,4% in termini di valore aggiunto e quasi l'8% per l'occupazione, con circa 2 milioni di addetti.

La bioeconomia dà lavoro all’8% degli italiani

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Il centro studi SRM di Intesa Sanpaolo: l'Italia è fra gli Stati europei a più alta incidenza della bioeconomia. Copre il 6,4% del valore aggiunto e l'8% degli occupati. Sul podio fra le Regioni più virtuose: Toscana, Marche e Friuli Venezia-Giulia
Le fasce tampone vegetate rappresentano un efficace argine contro l’inquinamento dei corsi d’acqua. Foto: Bengt Oberger Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)Bengt Oberger Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Meno inquinamento, più salute: le fasce tampone mettono d’accordo acqua e suolo

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La ricerca USA: le strisce tampone non rappresentano un reale pericolo per la stabilità del suolo e la tenuta degli argini. Una scoperta che apre la strada a un più ampio utilizzo di questo rimedio naturale contro la contaminazione delle acque
L'ISPRA calcola che ciascun ettaro di terreno libero che viene impermeabilizzato causa tra gli 89.000 e i 109.000€ l’anno di danni per la perdita di servizi ecosistemici.

“Rendiamo pubblici i costi derivanti da consumo di suolo. Comune per Comune”

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La proposta è del Forum Nazionale Salviamo il Paesaggio. Obiettivo: spingere i consiglieri comunali a presentare mozioni per calcolare correttamente i costi derivanti dal consumo di suolo. Mediamente ogni ettaro di terreni impermeabilizzati creano un danno economico annuo alla collettività di 100mila euro