Negli ultimi anni standard diversi, schemi di certificazione e iniziative internazionali hanno indicato, tra le varie esigenze, una gestione sostenibile della sostanza organica del suolo.
Lo stoccaggio di carbonio organico (SOC), attraverso l’incremento della materia organica nei suoli (SOM), può contribuire a raggiungere l’obiettivo comune di ridurre le emissioni di gas serra provenienti dal comparto agricolo e contribuire, al tempo stesso, ad incrementare la sicurezza alimentare (obiettivo di sviluppo sostenibile dell’ONU SDG 2 – Fame zero).
È stato stimato infatti che il sequestro del carbonio nel suolo ha un potenziale ottenibile di emissioni negative di 0,7 GtCeq / anno. Sebbene questo potenziale effettivo non sia sufficiente a compensare tutte le emissioni antropogeniche, esso risulta tuttavia sostanziale per compensare l’equivalente delle emissioni di combustibili fossili dell’Unione europea.
In questo modo sarebbe inoltre possibile incrementare la fertilità e produttività degli ecosistemi terrestri, supportando importanti servizi ecosistemici derivati dal suolo come la sua qualità, la filtrazione dell’acqua, il controllo dell’erosione, il ciclo dei nutrienti, l’habitat e l’energia per gli organismi del suolo.