I PROBLEMI DEL SUOLO

LA PERDITA DI SUOLO: UNA PROBLEMATICA MONDIALE

Secondo la FAO, il 33% dei suoli è oggi degradato e affetto da salinizzazione, compattazione, acidificazione ed esaurimento dei nutrienti.

Inquinamento chimico e accumulo di sostanze e prodotti non biodegradabili compromettono la qualità del suolo e dell’acqua, mettendo a repentaglio gli ecosistemi.

Negli ultimi due secoli, il carbonio organico del suolo ha registrato una perdita stimata dell’8% a livello globale a causa della conversione del suolo e pratiche insostenibili di gestione del territorio (176 Gt C) e le proiezioni al 2050 prevedono ulteriori perdite di 36 Gt di carbonio.

LA PERDITA DI SUOLO IN EUROPA

Il Joint Research Center dell’Unione Europea sostiene che il 20% della superficie dell’Unione è soggetta a erosione con una velocità di 10 ton/ha*y, mentre la copertura del terreno con materiali impermeabili (soil sealing) conduce ogni anno a una perdita di terra produttiva di 1.000 km2. La degradazione dei suoli è un problema ambientale in tutta Europa, in particolare nella regione mediterranea con molte aree impattate dalla desertificazione, con in testa Cipro (99%), la Spagna (74%), l’Italia (59%), il Portogallo (50%) e la Romania (30%).

Desertificazione

LA PERDITA DI SUOLO IN ITALIA

Per quanto riguarda l’Italia, nel 2015, uno studio condotto da CNR, ENEA e ISPRA ha rilevato che il 21,3% del territorio nazionale è stato considerato potenzialmente a rischio desertificazione e il 41% di queste aree è rappresentato dalle regioni del centro e del sud (soprattutto regioni come Sicilia, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Marche e Abruzzo). Infatti il 4,3% del territorio italiano è già sterile, mentre il 4,7% ha già subito fenomeni di desertificazione.