“La finanza ha scelto la sostenibilità molto prima delle imprese” ricorda Mario Calderini, professore ordinario di Management di sostenibilità e impatto al Politecnico di Milano. Foto: credit Mario Calderinicredit Mario Calderini

Competenze e spinta al cambiamento. “Così la finanza può aiutare l’economia circolare”

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Mario Calderini (Politecnico di Milano): “La finanza ha scelto la sostenibilità molto prima delle imprese. La pressione congiunta di investitori e consumatori è decisiva nella trasformazione dei modelli di business”
Tra i bioprodotti, i teli pacciamanti sono tra quelli i cui vantaggi sono più tangibili: diversamente da quelli prodotti in plastica fossile, a fine coltura si possono incorporare nel terreno con una semplice trinciatura e non hanno costi di lavaggio, rimozione e smaltimento.Novamont

Bioprodotti, una valida alternativa alla chimica fossile in agricoltura

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Le molte applicazioni derivanti da materie prime di origine vegetale permettono di restituire carbonio organico al suolo e di ridurre la dipendenza da input fossili magari provenienti da molto lontano. La disponibilità potenziale di biomassa da utilizzare per questi scopi, solo in Italia, è di circa 25 milioni di tonnellate annue
La percentuale di riciclo di tutti i rifiuti ha raggiunto quasi il 68%: è il dato più elevato dell’Unione Europea. FOTO: Istock.

Crisi climatica, risorse scarse, pandemia. Ma l’economia circolare ancora arranca

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Il nuovo rapporto del Circular Economy Network: nonostante i molti fattori globali che aumentano la carenza di materie prime, il tasso di circolarità è fermo. L'Italia fa parzialmente eccezione e si colloca ai vertici della Ue. Bene sul riciclo rifiuti, in difficoltà su consumo di suolo, ecoinnovazione e riparazione dei beni
La UE vuole adeguare la normativa sul trasporto dei rifiuti recuperabili alle esigenze di promozione dell’economia circolare. Foto: Pxhere CC0 Public Domain Free for personal and commercial use No attribution requiredPxhere CC0 Public Domain Free for personal and commercial use No attribution required

L’EEA: “urgente favorire un mercato Ue dei materiali riciclabili”

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La crescita del commercio di rifiuti recuperabili non pericolosi all'interno del mercato europeo rappresenta un'opportunità per l'economia circolare, sostiene l'Agenzia UE per l'ambiente. Il settore vale già 12 miliardi ma può crescere ancora nuove opportunità
Il prototipo per il recupero, la depurazione e il riuso delle acque reflue sviluppato da Hera e dall'università di Bologna rientra nell’ambito del progetto Value CE-IN, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e dal Fondo Sviluppo e Coesione. FOTO: Università di Bologna

I terreni agricoli? Si fertilizzano con le acque reflue depurate

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Hera, Università di Bologna e Irritec hanno sviluppato un prototipo per depurare e riutilizzare le acque reflue. Diversi i benefici prodotti: meno concimi chimici, maggiore disponibilità idrica, apporto di nutrienti e qualità della filiera depurativa
I prodotti derivanti dalle materie prime rinnovabili offerti dalle foreste, come il legno, sono importanti per lo sviluppo della bioeconomia e per centrare alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU. FOTO: Pixabay.

Crisi climatica, il “fattore legno” sulla strada degli obiettivi Onu 2030

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Favorire i bioprodotti, a partire da quelli in legno, e la bioeconomia riducendo l'uso di materiali da risorse non rinnovabili è essenziale per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Lo dice un nuovo rapporto FAO in occasione della Giornata internazionale delle Foreste
Lezioni natura bioeconomia a scuola

La bioeconomia arriva fra i banchi delle scuole d’Italia

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Il ministero dell'Istruzione ha approvato il Pacchetto didattico sulla Bioeconomia sviluppato da Re Soil Foundation, APRE, Cluster Spring, WWF e Fondazione Raul Gardini. Sarà disponibile per studenti e docenti nell'ambito dei materiali di "RiGenerazione Scuola"
Concorso Bioeconomia Re Soil Foundation e Cluster Spring

Un concorso trasforma studenti e docenti in “ambasciatori della Bioeconomia”

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La Strategia UE per la Bioeconomia compie 10 anni. Per l’occasione, Re Soil Foundation insieme a Cluster Spring, Fondazione Raul Gardini, Novamont e Transition2BIO (APRE e FVA), ha ideato un concorso per premiare progetti e sviluppare contenuti formativi sul tema della bioeconomia. Scadenza: 30 aprile 2022
Un'innovazione circolare per l'Africa: il riutilizzo degli scarti del cocco riduce l’impiego del legname e la spinta alla deforestazione. Foto: Freetown sl Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)Foto: Freetown sl Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

La storia di Alhaji, lo startupper che frena la deforestazione con gli scarti del cocco

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Una soluzione circolare contro la deforestazione in Africa Occidentale. Alhaji Siraj Bah, giovanissimo innovatore di Freetown, in Sierra Leone, scommette sui residui del cocco per offrire un’alternativa ai prodotti derivati dal legno
L'Italia è fra i Paesi in Europa a più alta incidenza della bioeconomia. Copre il 6,4% in termini di valore aggiunto e quasi l'8% per l'occupazione, con circa 2 milioni di addetti.

La bioeconomia dà lavoro all’8% degli italiani

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Il centro studi SRM di Intesa Sanpaolo: l'Italia è fra gli Stati europei a più alta incidenza della bioeconomia. Copre il 6,4% del valore aggiunto e l'8% degli occupati. Sul podio fra le Regioni più virtuose: Toscana, Marche e Friuli Venezia-Giulia