I muschi coprono 9,4 milioni km2 di territorio sul Pianeta, una superficie paragonabile a quella del Canada o della Cina. Foto: Krishna satya CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain DedicationKrishna satya CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain Dedication

I muschi sono un sorprendente alleato per la salute del suolo

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Lo studio dell'Università del New South Wales: i muschi favoriscono l'accumulo di nutrienti nel suolo e il sequestro di carbonio. Nelle aree degradate, inoltre, queste piante accelerano il processo di rigenerazione
Nell'Unione europea saranno accettati solo prodotti deforestation-free. FOTO: Siarhei Palishchuk su Unsplash

Nella UE si venderanno solo prodotti che non danneggiano le foreste

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Il Parlamento europeo ha approvato il nuovo Regolamento UE in materia di deforestazione: nel mercato comunitario ammessi solo prodotti deforestation-free
Le analisi della NRM su migliaia di campioni di suolo estratti dai terreni agricoli del Regno Unito hanno evidenziato una carenza di magnesio, fosforo e potassio. FOTO: Steven Weeks su Unsplash

Regno Unito, due terzi del suolo mostrano carenza di nutrienti

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Lo rivela un'analisi del laboratorio indipendente NRM. Migliaia i campioni di suolo estratti dai terreni agricoli del Regno Unito. Come conseguenza del degrado, le colture di grano mostrano il 10% in meno di azoto e il 25% in meno di fosforo 
Nelle foreste canadesi l'aumento della diversità di specie arboree produce una crescita del carbonio e dell'azoto nel suolo. Foto: Lawrence Hislop www.grida.no/resources/3116 Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)Lawrence Hislop www.grida.no/resources/3116 Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

La varietà degli alberi favorisce il sequestro di carbonio e azoto

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L’aumento del numero di specie arboree genera un maggiore sequestro di carbonio e azoto, spiega una ricerca canadese. Ma la biodiversità è in declino. Promuoverla significa mitigare il clima e ridurre il degrado del suolo
Mezzi al lavoro nei territori indigeni Kayapó e Munduruku nel sud est del Pará. Secondo Greenpeace i mezzi della Hyundai sono ampiamente utilizzati dai cercatori d’oro responsabili della deforestazione in Amazzonia. Foto: © Marizilda Cruppe / Greenpeace. For editorial use only, not for marketing or advertising campaigns. Credit-line compulsory© Marizilda Cruppe / Greenpeace. For editorial use only, not for marketing or advertising campaigns. Credit-line compulsory

Greenpeace contro Hyundai: “I suoi macchinari al servizio della deforestazione in Amazzonia”

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L’accusa dell’organizzazione ambientalista: in Amazzonia i cercatori d’oro usano i mezzi del costruttore coreano per distruggere i territori della comunità indigene. “Ora Hyundai collabori con il governo brasiliano”
In Australia la distruzione delle foreste e della vegetazione colpisce lo Stato più ricco di biodiversità minacciando la sopravvivenza delle specie a rischio. Foto: Jean Beaufort CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain DedicationJean Beaufort CC0 1.0 Universal (CC0 1.0) Public Domain Dedication

Il Queensland è l’epicentro della deforestazione in Australia

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In Australia l'espansione degli allevamenti favorisce la deforestazione record nello Stato del Queensland. Un fenomeno che complica le ambizioni di mitigazione climatica nel Paese
La siccità lampo può essere il preludio a una crisi idrica di lungo periodo. Foto: ©EU/ECHO/Anouk Delafortrie Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)©EU/ECHO/Anouk Delafortrie Attribution-NonCommercial-NoDerivs 2.0 Generic (CC BY-NC-ND 2.0)

La siccità lampo sta diventando la nuova normalità

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In sei decenni i fenomeni improvvisi di siccità sono aumentati nel 74% delle regioni del Pianeta, sostiene uno studio cinese. Il cambiamento climatico resta il principale fattore critico
Nonostante il divieto di commercializzazione nella UE, il pericoloso pesticida chlorpyrifos-methyl continua a essere esportato dai Paesi europei a Stati con legislazioni meno rigorose, come Tunisia, Bangladesh e Costa Rica. FOTO: Shad Arefin Sanchoy su Unsplash

Vietato nella UE, ma l’export del Clorpirifos continua

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La vendita e l'uso del chlorpyrifos-methyl, pesticida organofosfato noto anche come CPS, è stato bandito negli Stati UE dal 2020. Ma l'esportazione della sostanza da parte delle aziende europee verso i Paesi più poveri. Mettendo a serio rischio la salute umana e dei suoli. La scoperta è dell'ong svizzera Public Eye
La produzione di olio di palma è uno die principali fattori di distruzione delle foreste del Borneo. Foto: T. R. Shankar Raman Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)Foto: T. R. Shankar Raman Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Con il ripristino delle foreste si recupera appena un quarto del carbonio

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Le foreste degradate e le aree soggette a ripristino ai tropici, rileva uno studio, rimuovono ogni anno  107 milioni di tonnellate di carbonio. Ovvero il 26% del totale rilasciato in atmosfera dalla precedente deforestazione
Il Parco nazionale della Val Grande in Piemonte è uno dei territori alpini italiani coinvolti nell'indagine internazionale Abreso sulla percezione dei cambi d'uso dei suoli in montagna. Nella foto, una serie di edifici agricoli abbandonati nell'Alpe Quagiui. FOTO: Ford c prefect CC BY-SA 3.0Ford c prefect CC BY-SA 3.0

Indagine CNR sulla percezione del cambio d’uso dei suoli montani

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Il Consiglio Nazionale delle Ricerche lancia un sondaggio nell'ambito di uno studio internazionale sul modo in cui i cittadini notano e valutano i diversi usi dei suoli in montagna. Coinvolti nell'analisi quattro territori delle Alpi