Nella regione amazzonica della Bolivia risiedono oltre 1,2 milioni di abitanti, molti dei quali appartenenti a 29 diversi popoli indigeni. Foto: Dirk Embert / WWF Attribution-ShareAlike 3.0 Germany (CC BY-SA 3.0 DE)Dirk Embert / WWF Attribution-ShareAlike 3.0 Germany (CC BY-SA 3.0 DE)

Amazzonia, diritti, deforestazione: “La Bolivia non ha mantenuto le promesse”

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Dal 2009 la Costituzione della Bolivia promuove la tutela dei diritti delle popolazioni native e dell’ambiente. Ma lo sfruttamento delle risorse naturali, accusa il network The Conversation, non si ferma e la deforestazione continua ad aumentare
Nel 2022 la distruzione delle foreste in Ghana è aumentata del 71%, il dato più alto del Pianeta. Foto: Maite Knorr-Evans, World Resources Institute Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0) Maite Knorr-Evans, World Resources Institute Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)

Nel 2022 la distruzione delle foreste tropicali è cresciuta del 10%

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La distruzione delle foreste tropicale aumenta nel mondo nonostante gli impegni formali assunti a Glasgow nel 2021, spiega Global Forest Watch. Brasile in cima alla graduatoria. Ma a preoccupare sono anche i casi di Congo R.D., Ghana e Bolivia
Il calo del 34% registrato tra gennaio e giugno di quest'anno in Amazzonia arriva dopo un aumento del 54% rilevato da agosto a dicembre 2022 sotto il precedente governo. Foto: Lubasi Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)Foto: Lubasi Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

Effetto Lula? In Amazzonia la deforestazione cala del 34% in sei mesi

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I numeri, non verificati da un’autorità indipendente, segnerebbero un’inversione di tendenza per l’Amazzonia dopo un 2022 particolarmente negativo. Aumentano multe e divieti. Ma crescono anche gli incendi, mai così estesi dal 2007
Le croste biologiche possono regolare sia l'ambiente fisico che quello biologico degli ecosistemi. Foto: DainisGeo Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)DainisGeo Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Uno studio cinese svela i misteri delle croste biologiche

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I ricercatori hanno evidenziato come le croste biologiche di superficie proteggano i microorganismi del sottosuolo favorendone l’aumento di diversità e di stabilità a beneficio del terreno stesso
Luca Montanarella è capo del Dipartimento Suolo del JRC (Centro Comune di Ricerca) della Commissione Europea.

“La proposta sul suolo della Commissione è molto timida. Ma di più non si poteva fare”

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Luca Montanarella (Joint Research Center UE): "il testo presentato non può che scontentare chiunque studi il suolo e abbia a cuore il suo futuro. Ma è probabilmente l'unico testo che potrebbe essere approvato in questo momento. Troppo alto il rischio di finire come nel 2006"
La proposta di direttiva sul suolo presentata dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans sarà ora sottoposta all'esame del Parlamento e del Consiglio dell'UE. FOTO: Jennifer Jacquemart - Archivio media Commissione UEEuropean Union, 2023

Ecco la direttiva suolo Ue. Re Soil: “Primo passo, ma servono azioni concrete”

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Presentata dalla Commissione, la direttiva "per il monitoraggio del suolo". Debora Fino (presidente di Re Soil Foundation): "vari aspetti positivi ma il testo rispecchia solo parzialmente gli obiettivi giusti e ambiziosi fissati dalla UE per il ripristino dei terreni"
La “terra preta” (“suolo nero” in italiano) è presente, sebbene in quantità ridotta, in Amazzonia e fa parte della macro categoria dei cosiddetti black soils, conosciuti per la loro proverbiale fertilità. Foto: Holger Casselmann Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)Holger Casselmann Attribution-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-SA 3.0)

Nella terra nera il segreto per la rigenerazione dell’Amazzonia

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Secondo una ricerca brasiliana, il prezioso black soil presente in alcune zone dell’Amazzonia conserva caratteristiche peculiari che favoriscono il rapido recupero dei terreni disboscati
Il carbonio catturato dal suolo delle foreste, delle praterie e dei pascoli equivale al 25% circa delle emissioni globali Foto: Antonio Jordán (distributed via imaggeo.egu.eu) Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-NC-SA 3.0)Antonio Jordán (distributed via imaggeo.egu.eu) Attribution-NonCommercial-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-NC-SA 3.0)

Il carbonio del sottosuolo è particolarmente vulnerabile al cambiamento climatico

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Uno studio internazionale evidenzia come, a un metro di profondità, il suolo ceda oltre un terzo del suo carbonio pirogenico dopo aver subito un aumento di temperatura di 4°C in meno di un quinquennio
Il National Biodiversity Future Center istituito dal CNR è il primo centro di ricerca italiano dedicato alla biodiversità. FOTO: Coralie Meurice su Unsplash

Biodiversità, è nato il primo centro di ricerca italiano

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Avrà sede a Palermo e potrà contare su 320 milioni di fondi per tre anni. A coordinarlo il Cnr. Coinvolgerà 2000 scienziati e 49 istituzioni impegnate a studiare e preservare gli ecosistemi italiani. Il nostro Paese è infatti uno dei più ricchi di biodiversità in Europa: conta oltre 10mila piante vascolari e 60mila specie animali
Il fitorisanamento rappresenta un’opportunità per l’Alaska che da sempre si trova a fare i conti con i problemi di contaminazione. Foto: Kenneth John Gill Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)Kenneth John Gill Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)

Dai microbi una speranza per il risanamento del suolo in Alaska

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L’Alaska, che da sempre fa i conti con i casi di contaminazione da petrolio, può trovare nuove soluzioni nel fitorisanamento. Secondo i ricercatori dell’Università di Fairbanks, erbe e fertilizzanti plasmano comunità microbiche responsabili dello smaltimento delle sostanze tossiche