5 Settembre 2022

La combinazione tra siccità di lungo periodo e successive forti piogge mette a dura prova i terreni aridi europei. Dal World Economic Forum cinque strategie per contrastare l’erosione del suolo

di Matteo Cavallito

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L’ondata di siccità – tra le peggiori mai registrate – che ha colpito l’Europa questa estate ha fatto emergere con forza un problema troppo spesso sottovalutato: le conseguenze sullo stato di salute del suolo. Sempre più aridi, i terreni del Vecchio Continente sperimentano una crescente erosione, un fenomeno, quest’ultimo, acuito dalle forti piogge che spezzano lunghi periodi caratterizzati dall’assenza di precipitazioni. Generando così un circolo vizioso.

A evidenziarlo è un’analisi del World Economic Forum che si accompagna alla stesura di cinque proposte per contrastare il processo di deterioramento. “Se attuate e mantenute”, scrive l’organizzazione, “queste strategie possono avere ulteriori benefici duraturi per la fertilità del suolo, la biodiversità e il rallentamento dei cambiamenti climatici”.

La siccità minaccia l’Europa

“Il terreno si comporta normalmente come una spugna che assorbe l’umidità quando piove”, scrive il Forum. “Se sottoposte per settimane a un caldo intenso le superfici del suolo si induriscono”. E ancora: “Di conseguenza, la capacità di assorbimento (la velocità massima con cui la terra può assorbire l’umidità) è diminuita. Se la pioggia cade con un’intensità tale da superare questo tasso, l’acqua scorrerà via dalla superficie, innescando potenzialmente improvvise alluvioni e altri eventi rischiosi a valle”.

L’osservazione, realizzata a partire dai dati satellitari, fa riferimento all’esperienza recente del Regno Unito. Ma il problema, come noto, riguarda tutto il Continente. Secondo il rapporto “Drought in Europe – July 2022” pubblicato dal Joint Research Centre della Commissione UE, la presenza di livelli di siccità “allarmanti” riguarda il 46% del territorio europeo.

Situazione della siccità in Europa, 1a decade di Luglio 2022. FONTE: EU Joint Research Center.

La siccità in Europa nella prima decade di Luglio 2022. Secondo l’ultima mappa disponibile basata sull’Indicatore combinato del Joint Research Center della Ue, il 45% del territorio Ue è in condizioni di attenzione e il 13% ha superato il livello di guardia. FONTE: EU Joint Research Center.

In Italia, in particolare, il quantitativo delle piogge registrate nei primi cinque mesi dell’anno ammonta a meno della metà rispetto alla media storica. Con un deficit di circa 40 miliardi di metri cubi. La buona notizia, come si diceva, è che – almeno per il suolo – esistono alcune buone pratiche in grado di fare la differenza. Queste:

  1. Non lasciare i terreni spogli

“Un terreno spoglio è particolarmente vulnerabile all’erosione”, scrive il World Economic Forum. Il caldo estremo, inoltre, “può far sì che alcuni raccolti arrivino in anticipo, lasciando i terreni scoperti più a lungo”. Per questo è utile puntare sulle colture di copertura come brassiche, leguminose ed erbe, per proteggere il suolo dagli effetti della pioggia. Reintegrare inoltre il carbonio e offrire cibo e habitat alla fauna selvatica.

  1. Adattare le pratiche di lavorazione del suolo

Una lavorazione troppo energica del terreno può danneggiarne la struttura limitandone la resistenza all’erosione e la capacità di drenaggio dell’acqua. “È stato dimostrato che il passaggio a pratiche di lavorazione del terreno meno intensive (agricoltura a lavorazione ridotta o nulla) è efficace per contenere l’erosione del suolo”, scrive il Forum.

  1. Attenzione agli effetti del pascolo

L’eccesso di pascolo, come noto, contribuisce a ridurre eccessivamente la vegetazione. La presenza degli animali, inoltre, può anche compattare il terreno riducendo la sua capacità di assorbimento. Per queste ragioni occorre essere attenti limitando l’uso prolungato del suolo da parte del bestiame (ad esempio, aggiungeremmo noi, attraverso le rotazioni).

  1. Valutare la possibilità di terrazzare i pendii ripidi

I pendii ripidi incanalano velocemente l’acqua verso il basso. La costruzione di gradini pianeggianti nel pendio destinati alla coltivazione – la cosiddetta pratica del terrazzamento – aiuta ridurre il deflusso dell’acqua e l’erosione dei sedimenti. Il livellamento del pendio può anche favorire l’assorbimento idrico facendo crescere la capacità di contenimento del terreno.

  1. Coltivare una striscia tampone

“Impiantare strisce tampone di vegetazione al confine con il corso d’acqua offre molteplici benefici”, ricorda il Forum.  Queste fasce di vegetazione, infatti, riducono l’erosione, rallentano il deflusso dell’acqua, contribuiscono a stabilizzare gli argini, a ombreggiare il bestiame e a ridurre la dispersione di sostanze chimiche agricole nei fiumi. Le strisce, infine, “nutrono e ospitano gli insetti impollinatori arricchendo la biodiversità”.