In occasione del congresso della Società Italiana Scienze del Suolo, il CREA, in collaborazione con Re Soil Foundation, organizza un corso gratuito di formazione per aiutare gli operatori dell’informazione a comunicare al meglio i problemi dei terreni, agricoli e non. Appuntamento a Roma il 7 ottobre
Che legame c’è tra salute del suolo e rese agricole? Ed esistono connessioni tra l’aumento di CO2 dell’atmosfera e il depauperamento dei terreni? Quali pratiche aiutano a frenare il degrado e quali, al contrario, accelerano la desertificazione? I suoli sono tutti uguali? È vero che dai rifiuti organici può arrivare un valido aiuto per restituire nutrienti ai terreni? Domande cruciali. E non solo per gli addetti ai lavori. La cura del suolo riveste un’importanza cruciale per tutti i cittadini. E non potrebbe essere altrimenti visto che da esso dipende il 95% della produzione del cibo che mangiamo e che un terzo del carbonio che produciamo è sequestrato sotto i nostri piedi.
Eppure, le conoscenze su questo tema sono decisamente inferiori rispetto a molte altre questioni ambientali. Soprattutto tra gli operatori dell’informazione. Una lacuna che si riverbera più in generale sulla consapevolezza del problema da parte dell’opinione pubblica.
I “ferri del mestiere” da conoscere
Per questo il CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria), il più importante ente di ricerca agroalimentare italiano, ha deciso di organizzare, con la collaborazione di Re Soil Foundation, un corso di formazione gratuito per giornalisti (“Il mondo sotto di noi. Conoscerlo davvero per comunicarlo meglio”). Un’iniziativa realizzata all’interno del progetto europeo PREPSOIL, finanziato dal programma Horizon Europe nell’ambito della Missione UE “A Soil Deal for Europe”. Perché, nella overdose di notizie su clima e ambiente, è di fondamentale importanza offrire ai media solide basi scientifiche su cui comunicare.
L’occasione di questo convegno – in programma a Roma, al Palazzo del Collegio Romano nel pomeriggio del 7 ottobre – è il Congresso Nazionale della SISS (Società italiana delle scienze del suolo). “Abbiamo ‘approfittato’ della presenza dei più prestigiosi scienziati italiani per approfondire il tema suolo, vero convitato di pietra di qualsiasi politica ambientale” spiega Giuseppe Corti, direttore del Centro di Ricerca Agricoltura e Ambiente del CREA. “Vogliamo quindi aiutare i giornalisti fornendo loro i ‘ferri del mestiere’, agevolando il loro dialogo con il mondo della scienza. Saper leggere correttamente una ricerca, pesare l’impatto di una pubblicazione scientifica, andare oltre i luoghi comuni, essere in grado di interpretare le statistiche, avere una padronanza di base dei linguaggi specifici e dei glossari di temi scientifici in ambito agricolo, pedologico e ambientale incide sulla vita di tutti. Sono competenze a torto ritenute banali, ma in realtà trascurate”.
Dalle relazioni una fotografia a 360° dei problemi del suolo
Tredici i relatori previsti. Obiettivo: fornire ai partecipanti la fotografia più possibile precisa e chiara delle condizioni del suolo e delle questioni collegate: cambiamento climatico, attività agricole, consumi, cementificazione, contaminazione, uso di pesticidi e fertilizzanti, politiche nazionali e internazionali per la sua cura e tutela.
Tra i relatori, interverranno Sara Marinari, presidente SISS; Giuseppe Corti e Marcello Mastrorilli del CREA Agricoltura e Ambiente; Carmelo Dazzi, dell’università di Palermo; Francesco Berna, della Simon Freser University, Canada; Filiberto Altobelli, National Focal Point della Italian Soil Partnership. Per Re Soil Foundation interverrà il presidente del comitato tecnico scientifico, Walter Ganapini.
I giornalisti potranno iscriversi attraverso la piattaforma di formazione continua dell’Ordine fino al 6 ottobre.