7 Aprile 2021

L’ha realizzata l’Ispra. La Carta aiuterà Roma Capitale a redigere il proprio Piano per la Permeabilità del suolo e a frenarne il consumo: 108 ettari in fumo solo nell’ultimo anno (primo fra i Comuni italiani)

di Emanuele Isonio

 

Ascolta “Una Carta per aiutare a frenare il consumo di suolo a Roma” su Spreaker.

Pensate allo Stadio Olimpico, o al Meazza o a qualsiasi altro stadio italiano di Serie A. Immaginate quell’area ricoperta di cemento, asfalto o altre infrastrutture che sigillano il suolo. È quanto accade nel territorio di Roma Capitale ogni 67 ore. Poco meno di tre giorni bastano infatti per impermeabilizzare oltre 8mila metri quadri di territorio. Solo nell’ultimo anno, il fenomeno ha coinvolto 108 ettari di terreno, spesso di rilevante valore ambientale o agricolo. Il dato più elevato tra tutti i Comuni italiani.

Inutile soffermarsi sugli ovvi problemi legati a questo fenomeno: sia in termini di qualità di vita, sia ambientali e sanitari. Meglio concentarsi sulle soluzioni. E per scovarle, serve innanzitutto fotografare la situazione: ecco perché l’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione ambientale) ha realizzato la Carta della Permeabilità del suolo, presentata durante un webinar nei giorni scorsi.

Coefficiente di infiltrazione della copertura del suolo nel territorio di Roma Capitale. FONTE: ISPRA, Carta della permeabilità della copertura del suolo, 2021.

Coefficiente di infiltrazione della copertura del suolo nel territorio di Roma Capitale. FONTE: ISPRA, Carta della permeabilità della copertura del suolo, 2021.

Il 22% del suolo di Roma è consumato in modo irreversibile

“La permeabilità dei suoli influisce sulla quantità e la qualità del deflusso meteorico” spiega Massimo Paolanti, pedologo di Ispra. Un problema con cui Roma ha dovuto sempre fare i conti. “La città – ricorda Marco D’Antona, ricercatore del Dipartimento Informativo Ambientale di Ispra – ha subito molte inondazioni storiche: quella del 1900 ha inondato il centro storico, nel 1937 è stata la volta della zona di Ponte Milvio e più recentemente dell’area di via Tiburtina nel 2011″. Ma il fenomeno sta diventando sempre più urgente sia per via della cementificazione sia per i cambiamenti climatici che aumentano gli eventi meteorologici estremi, a partire dalle alluvioni. “La Carta della permeabilità deriva da oltre 8600 siti di rilevamento e 452 tipologie di suolo, componendo 188 unità cartografiche” rivela Paolanti. Il tutto è stato reso possibile sfruttando le immagini fornite dal progetto europeo Copernicus, che mette a disposizione immagini satellitari ad alta risoluzione.

Dal lavoro di ISPRA emerge che già oggi quasi un quarto dell’area di Roma è consumata e la massima parte lo è in modo irreversibile (è cioè coperta da edifici, fabbricati e altre strutture pavimentate che la rendono sigillata in modo permanente).

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Il tasso di consumo di suolo nel territorio di Roma Capitale. FONTE: ISPRA, 2021

La carta permette inoltre di identificare il livello di impermeabilizzazione del suolo romano: a ogni classe (edifici, strade, ferrovie, cantieri, cave, impianti fotovoltaici a terra) è stato assegnato un coefficiente di permeabilità, tra 0 (suolo totalmente non permeabile) a 1 (suolo non consumato). In questo modo è stata prodotta un’immagine che permette di individuare le diverse classi di permeabilità.

Classi di permeabilità dei suoli nel territorio di Roma Capitale. FONTE: ISPRA, Carta della permeabilità della copertura del suolo, 2021.

Classi di permeabilità dei suoli nel territorio di Roma Capitale. FONTE: ISPRA, Carta della permeabilità della copertura del suolo, 2021.

L’obiettivo di un piano per la Permeabilità dei suoli di Roma

La fotografia contenuta nella Carta della permeabilità da sola non può ovviamente risolvere il problema del consumo di suolo. Il percorso prevede che, grazie ad essa, si arrivi ad adottare un Piano comunale per la permeabilità dei suoli: “questo strumento servirà a ridurre progressivamente il problema dell’impermeabilizzazione del suolo in città” spiega Claudio Succhiarelli, geometra del Dipartimento Programmazione e Attuazione urbanistica di Roma Capitale. “Al suo interno, sarà prevista una serie di azioni specifiche per proteggere il suolo ancora naturale e per deimpermeabilizzare il suolo già consumato”. Al tempo stesso, l’Assemblea capitolina dovrebbe adottare, entro la fine del progetto (ed elezioni permettendo…), un nuovo regolamento edilizio che aiuti a contrastare l’impermeabilizzazione.

Il ruolo del progetto europeo Soil4Life

La Carta della permeabilità dei terreni di Roma è una delle iniziative rese possibile dal progetto Soil4Life, nato per promuovere l‘uso sostenibile del suolo, in quanto risorsa strategica, limitata e non rinnovabile. Cofinanziato dalla Commissione europea attraverso il programma Life, Soil4Life coinvolge partner italiani, francesi e croati con l’obiettivo di preservare il suolo con azioni e politiche concrete. Esattamente quanto i Paesi europei si sono impegnati a fare aderendo agli obiettivi globali ONU per la sostenibilità (Sustainable Development Goals – SDG).