13 Luglio 2021

Il Senato dello Stato di New York vara il Soil Health and Climate Resiliency Act. Obiettivo: ridurre l’impatto delle pratiche agricole sui cambiamenti climatici, aumentandone l’adattamento e curando il suolo

di Emanuele Isonio

 

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Senza un cambio di passo nelle pratiche agricole per renderle a basso impatto ambientale non si può vincere la sfida climatica e riportare in salute il suolo. Per incentivare l’uso di pratiche sostenibili che aumentino il sequestro di carbonio e aiutare a raggiungere gli obiettivi climatici, il Parlamento dello Stato di New York ha approvato nei giorni scorsi il Soil Health and Climate Resiliency Act. Un documento molto atteso da un’ampia coalizione di organizzazioni ambientaliste e agricole. Alcune di loro, come la Northeast Organic Farming Association of NY (NOFA-NY) e l’American Farmland Trust, hanno sostenuto con forza la legislazione. Lo Stato di New York ha peraltro quasi tre milioni di ettari di terreni coltivabili.

L’ultima parola spetta al governatore Cuomo

La legge S4722A/A5386A, che sarà consegnata entro la fine dell’anno al Governatore dello Stato Andrew Cuomo per la firma che la fa entrare effettivamente in vigore, istituisce tre iniziative per raggiungere l’obiettivo sperato: una per la salute del suolo, una per l’agricoltura resiliente agli eventi meteorologici estremi e una di ricerca attraverso il Dipartimento di Agricoltura e mercati dello Stato di New York.

Quest’ultimo organismo, secondo la nuova legge, sarà chiamato a creare una serie di standard volontari per la salute del suolo. Obiettivo: guidare le scelte strategiche delle aziende agricole. La scelta – confidano i sostenitori della norma – permetterebbe agli agricoltori di trarre vantaggio dalle nuove pratiche di gestione.

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“Questa legislazione ha collegato per la prima volta le politiche agricole di New York, la qualità dell’acqua e i cambiamenti climatici in una strategia utile a tutti, che aumenterà la resilienza delle aziende agricole e delle comunità, proteggerà le risorse idriche e amplierà il ruolo delle nostre fattorie nel soddisfare gli obiettivi climatici immagazzinando più carbonio nei suoli”, ha affermato David W. Wolfe, professore di Ecologia vegetale alla Cornell University e capo progetto della New York Soil Health Roadmap.

I consigli agli agricoltori per ridurre i costi

Quest’ultimo documento, pubblicato nel 2019 è alla base dei contenuti della legge e delinea importanti obiettivi circa la salute del suolo locale. La tabella di marcia ha evidenziato che per raggiungere alcuni benefici possono essere necessari anni. Ma in altri casi possono essere sufficienti tempi molto più brevi, con vantaggi economici per gli agricoltori locali. Tra questi, usare colture di copertura per evitare perdite da erosione del suolo o ridurre la lavorazione del terreno per ridurre i costi di carburante e manodopera.

Non è un caso che la legge abbia puntato l’accento sul futuro degli agricoltori locali. Sono loro che stanno affrontando in prima persona l’incertezza sul clima e sulle conseguenze degli eventi meteorologici estremi. Per aiutarli, la legge sottolinea che aumentando la materia organica del suolo si può migliorare l’adattamento alle siccità, alle inondazioni, ridurre l’erosione e il deflusso di nutrienti durante le piogge più forti. Tutti aspetti che alla fine si traducono in perdite economiche per le imprese agricole.

“L’agricoltura di New York è una parte fondamentale della soluzione per combattere i cambiamenti climatici nel nostro Stato. Il Soil Health and Climate Resiliency Act è la legislazione che consoliderà veramente questa partnership essenziale” ha commentato a caldo la senatrice Michelle Hinchey, presidente della commissione per l’agricoltura del Senato.

Dietro alla legge un’indagine in tutti i terreni dello Stato

Analisi condivisa da Harold van Es, professore di Scienze del suolo e delle colture alla Cornell University. “Il suolo è una risorsa fondamentale che supporta la produzione alimentare e ha un impatto su molti servizi ecosistemici più ampi. Penso ad esempio alla qualità dell’acqua e alla mitigazione del clima. Con questa legge, le istituzioni newyorkesi si sono affermate come leader per le pratiche di cura del suolo. Questa legislazione consente allo Stato di implementare attività di gestione sostenibile su scala molto più ampia”. Il parere di van Es è peraltro particolarmente significativo. Proprio lui insieme al collega Joseph Amsili, anche lui docente alla Cornell University, ha realizzato uno studio sulla caratterizzazione della salute del suolo che è stato incluso nel disegno di legge e che consente ai responsabili politici statali, ai professionisti agricoli e ai coltivatori di migliorare gli obiettivi di sequestro di carbonio e le pratiche di gestione.

Nello studio, sono stati analizzati 1456 campioni di terreno provenienti da tutte le contee dello Stato. I ricercatori hanno stabilito nuove metriche per valutare la salute del suolo e hanno fissato obiettivi di salute ambiziosi per i diversi terreni. Nella ricerca sono stati indicati anche i potenziali di stoccaggio del carbonio nel suolo in funzione delle caratteristiche di ogni terreno e delle loro destinazioni d’uso.