Presentati i dettagli dei finanziamenti 2021 del Programma PRIMA (Partnership per la ricerca e l’innovazione dell’area mediterranea). Tre le aree tematiche: uso efficiente dell’acqua, miglioramento dei sistemi agricoli, catena del valore agroalimentare. L’anno scorso, ottimi risultati per i ricercatori italiani: hanno conquistato 16 sui 64 milioni di fondi totali
di Emanuele Isonio
Ascolta “70 milioni di euro per ricerca agrifood” su Spreaker.
Il contributo del sistema agroalimentare per vincere la sfida del suolo sano è cruciale. L’utilizzo di buone pratiche agricole è infatti una strategia centrale per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Commissione europea che puntano a garantire la salute di almeno tre quarti del suolo continentale entro il 2030. Ma per accompagnare le imprese dell’agrifood sulla via di maggiore sostenibilità ambientale e di riduzione dei propri impatti, altrettanto essenziale è avere un adeguato livello di ricerca e innovazione. Per questo, anche quest’anno le università e i consorzi internazionali di ricerca potranno contare su 68 milioni di euro messi a disposizione dal Programma PRIMA (Partnership for Research and Innovation in the Mediterranean Area).
Mezzo miliardo in 7 anni per la ricerca
Le risorse previste per quest’anno fanno parte di un pacchetto di mezzo miliardo di euro distribuiti su 7 anni, promossi congiuntamente dalla Commissione europea e da 19 Paesi dell’area euromediterranea che hanno aderito al programma PRIMA: 11 Stati membri della UE (Croazia, Cipro, Francia, Italia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Malta, Portogallo, Slovenia, Spagna); 3 Paesi Associati ad Horizon 2020 (Israele, Turchia e Tunisia); 5 Paesi Terzi del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Libano, Marocco e Giordania). Obiettivo comune: sviluppare progetti di ricerca e innovazione su tre aree tematiche e sulle interazioni tra esse:
- gestione efficiente delle risorse idriche per ripristinare gli ecosistemi e combattere il degrado del suolo e la desertificazione;
- sistemi agroalimentari, per aumentare le pratiche sul campo basate sull’agricoltura biologica e per aumentare i servizi ecosistemici e la biodiversità;
- catene del valore agroalimentare, per aumentare l’aderenza alla dieta mediterranea come modello alimentare sostenibile e sano, incrementando anche la resilienza delle piccole e medie imprese alle crisi come la pandemia.
Le due sezioni del Programma PRIMA
I bandi del Programma PRIMA sono divisi in due sezioni: una finanziata dalla Commissione europea (pari quest’anno a 33 milioni di euro) e un’altra che utilizzerà fondi degli Stati membri, per un budget complessivo di 35,5 milioni (dei quali 7 saranno erogati dal nostro ministero dell’Università). In entrambi i casi, i bandi si articolano in 2 fasi. Nella fase 1, la Fondazione PRIMA valuterà una proposta preliminare. Quelle ammesse alla fase successiva, dovranno presentare la proposta definitiva per la valutazione finale e la selezione dei progetti vincitori.
La prima fase della Sezione 1 si chiuderà il 13 aprile prossimo. Le proposte preliminari della Sezione 2 dovranno invece essere presentate entro il 21 aprile. I partecipanti che supereranno la prima fase saranno invitati a presentare le full proposals rispettivamente entro il 9 e 21 settembre (tutte le informazioni sono comunque disponibili sul sito di PRIMA o del Ministero dell’Università)

Il cronoprogramma per la partecipazione ai bandi di ricerca della Section 1 del Programma PRIMA 2021. FONTE: PRIMA Orientation Paper 2021.

Il cronoprogramma per la partecipazione ai bandi della Section 2 del Programma PRIMA 2021. FONTE: PRIMA Orientation Paper 2021.
Progetti 2020, grandi risultati per la ricerca italiana
I risultati 2020 fanno comunque ben sperare i ricercatori italiani. Quest’anno ai nostri team di ricerca sono andati 9 milioni dei finanziamenti europei e 7,3 milioni di finanziamenti concessi dagli Stati membri del programma PRIMA. Tenendo conto di tutti i tipi di finanzamenti, il 33% dei progetti vincitori è coordinato da un ente del nostro Paese e 35 vedono la partecipazione italiana, con 84 unità di ricerca coinvolte. Dei 64 milioni di euro complessivi finanziati da PRIMA nel 2020, 16.5 milioni andranno a beneficio di ricercatori e innovatori del nostro Paese.
“Le progettualità selezionate – dichiara Angelo Riccaboni, Presidente della Fondazione PRIMA – potranno fornire soluzioni concrete a supporto delle sfide della sostenibilità nel settore agroalimentare, in linea con l’European Green Deal. Tali innovazioni possono offrire un contributo rilevante alla ripresa economica e alla resilienza sociale ed ambientale del nostro Paese e del Mediterraneo”.

Dettaglio dei finanziamenti ricevuti da progetti di ricerca italiani nell’ambito del Programma PRIMA per l’anno 2020. FONTE: Segretariato PRIMA Italia.