Lo rivela il primo rapporto ReNDiS stilato da ISPRA. In 20 anni il ministero dell’Ambiente ha stanziato quasi 7 miliardi per 6mila progetti. Ma sono la punta dell’iceberg. Per prevenire alluvioni e frane serviranno molti più soldi
di Emanuele Isonio
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Il dissesto idrogeologico dei territori italiani ha comportato una spesa di quasi 7 miliardi solo considerando i soldi stanziati dal ministero dell’Ambiente per far fronte agli interventi più urgenti (circa 6mila i progetti finanziati). Alluvioni (48%) e frane (35%) le categorie di intervento più sovvenzionate. Lo rivela l’ISPRA nel primo rapporto ReNDiS (Repertorio Nazionale degli interventi per la Difesa del Suolo). Ma sarebbero necessari molti fondi in più per mettere in sicurezza il territorio: le richieste superano infatti i 26 miliardi di euro.
Dal 1999 l’Italia si è dotata di una piattaforma per monitorare tutti gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico, finanziati dal ministero dell’Ambiente. Due le sezioni create all’interno della piattaforma: quella del “monitoraggio”, attiva dal 1999, dedicata agli interventi già finanziati, e quella delle “istruttorie” di recente costituzione, incentrata sugli interventi non ancora in programmazione e per i quali è stato richiesto il finanziamento.

Dissesto idrogeologico: distribuzione regionale degli interventi finanziati e dei progetti proposti ma ancora in fase istruttoria. FONTE: ISPRA, Primo rapporto ReNDiS 2020.
Ogni intervento anti-dissesto dura in media 5 anni
Secondo i dati della sezione monitoraggio, la Sicilia è la regione con il maggior importo finanziato (789 milioni di euro per 542 interventi). A seguire, la Toscana (602 milioni per altrettanti interventi), la Lombardia (598 milioni per 544 interventi) e la Calabria (453 milioni per 528 interventi).
Per quanto riguarda i tempi di attuazione, il campione analizzato nel rapporto evidenzia una durata media di quasi 5 anni. Ma la situazione varia molto da caso a caso: un 10% di attività considerate “critiche” si protrae infatti anche per oltre 10 anni, senza particolari variazioni tra nord e sud nei tempi necessari a completare l’esecuzione degli interventi.

Quanto durano gli interventi di contrasto al dissesto idrogeologico. FONTE: ISPRA, Primo rapporto ReNDiS 2020.
Dal rapporto ReNDiS emerge tuttavia come le opere finanziate siano solo la punta dell’iceberg di quelle richieste dai diversi territori per porre un argine al dissesto idrogeologico: le proposte progettuali sono oltre 7800 e richiederebbero come detto 26 miliardi di euro. “Questo dato – spiegano da ISPRA – rappresenta, in prima approssimazione, una stima del fabbisogno teorico per la messa in sicurezza dell’intero territorio nazionale, da attuarsi attraverso piani pluriennali di finanziamento”.
Più nel dettaglio, la regione con il maggior numero di richieste attive è la Campania (1.192 progetti, per quasi 5,6 miliardi). Seguono poi Calabria (872 progetti per 1,7 miliardi), Abruzzo (764 per 1,6 miliardi) e Sicilia (748 per 2,2 miliardi). Progetti quantitativamente inferiori ma molto onerosi anche per quanto riguarda la Puglia (481 per 2,4 miliardi) e il Veneto (243 per 2,3 miliardi).