La stima dei costi associati al degrado del suolo nell’UE supera i 50 miliardi di Euro/anno.
Per tali ragioni, la salute di questa preziosa risorsa non rinnovabile è stata identificata dall’Unione Europea come una delle 5 Mission – A Soil Deal for Europe – lanciate dalla Commissione per indirizzare scienza e innovazione verso le sfide che la società affronta. Il suolo diviene elemento centrale del Green Deal per supportare la crescita dell’Europa con l’obiettivo del conseguimento entro il 2050 di un consumo netto di suolo pari a zero.
La tutela del suolo contribuisce al raggiungimento di ulteriori obiettivi sfidanti quali la riduzione dell’immissione di gas serra nell’atmosfera del 55% entro il 2030 e la neutralità climatica entro il 2050.
In un contesto economico e geopolitico sempre più incerto, in cui l’Europa e l’Italia stanno andando incontro ad una crescente scarsità di materie prime, ripristinare la salute dei nostri suoli, frenare il loro degrado ed il loro consumo sarà di cruciale importanza per incrementare la nostra autosufficienza e supportare il rilancio industriale del nostro Paese e del Made in Italy.
Oggi, in Italia, oltre un quarto dei terreni è degradato ed il consumo di suolo fa perdere al nostro Paese circa 2 mq/secondo.
Ecco perché il Gruppo di Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia (CNBBSV) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che include: i Ministeri – MIPAAF, MUR, MISE, MITE, MI; le 20 Regioni; l’Agenzia di coesione; i tre Cluster Tecnologici Nazionali (Spring, BIG, CL.A.N.), in collaborazione con CREA, ISPRA e ReSoil Foundation, cui hanno dato vita Università di Bologna, Politecnico di Torino, Coldiretti e Novamont, convoca a Rimini la prima riunione degli Stati Generali per la Salute del Suolo, momento consultivo aperto, condiviso e partecipato per tracciare la rotta della rigenerazione del suolo, risorsa limitata e non rinnovabile fondamentale per garantire la vita sulla Terra, ma sempre più a rischio.
Gli Stati Generali per la salute del suolo intendono riunire i principali interlocutori ed esperti nazionali ed internazionali per elaborare una piattaforma programmatica volta a supportare lo sviluppo di una Strategia Italiana per il Suolo, attraverso l’analisi dello scenario ambientale, economico, legislativo e sociale, delle buone pratiche dimostrate e dei progetti multidisciplinari e multiattoriali già in grado di indicare soluzioni attese.
Gli Stati Generali per la Salute del Suolo si riuniranno pubblicamente per la prima volta il 10 novembre 2022, con l’obiettivo di presentare il framework legislativo europeo, nella sessione del mattino, e lo stato dell’arte a livello nazionale, nella sessione pomeridiana.