Il caso della Save the Redwoods League: l’associazione USA sta usando il crowdfunding per salvare aree protette e foreste di sequoie. Obiettivo: 120 milioni entro il 2022. L’ultimo successo: l’acquisizione di un’area di 6mila ettari nella contea di Mendocino, in California
di Emanuele Isonio
L’ultimo territorio in ordine di tempo salvato dalla speculazione, dallo sfruttamento eccessivo e dagli incendi è quello di Mailliard Ranch, nella contea di Mendocino. Una proprietà di 14.838 acri (poco più di 6mila ettari) a nord di San Francisco, in California: la più grande foresta costiera di sequoie rimasta ancora in mani private. D’ora in avanti, indipendentemente dalla proprietà futura, non potrà più essere parcellizzata o destinata ad aree edificabili né all’uso intensivo da parte dell’industria del legname. Merito dell’azione portata avanti dalla Save The Redwooods League.
$ 25 milioni messi insieme con il crowdfunding
L’associazione no profit statunitense ha convinto la famiglia Mailliard, proprietaria dell’area, a sottoscrivere un accordo da 24,7 milioni di dollari. Grazie ad esso, sono stati posti tre vincoli sull’intera proprietà per garantire che vengano tutelati gli habitat naturali più delicati e il patrimonio boschivo di maggior valore ecosistemico, oltre a imporre precisi obblighi allo sfruttamento delle aree destinate alla filiera del legno. In più verranno sviluppate iniziative per proteggere l’intero territorio dagli incendi.
L’aspetto particolare è il modo in cui sono stati trovati i fondi necessari a stipulare l’accordo: la Save the Redwoods League li ha infatti raccolti attraverso il crowdfunding tra privati cittadini, oltre che fra mecenati e fondazioni benefiche, ai quali si sono uniti diversi contributi di istituzioni pubbliche locali. La raccolta fondi fra i donatori privati ha permesso di raggranellare più di 8 milioni di dollari. Ad essi, si sono aggiunti fondi pubblici rintracciati dallo Stato della California: tra di essi, 4,7 milioni dal suo Wildlife Conservation Board, 4,3 milioni di dollari dal Dipartimento forestale e anti-incendi, un milione dall’Agenzia statale per le risorse naturali.
Già raccolti 95 milioni di 3 anni
L’approccio del crowdfunding salvaforeste è d’altro canto un cavallo di battaglia della Save the Redwoods League. L’obiettivo finale della sua campagna Forever Forest è quello di raccogliere entro l’anno prossimo 120 milioni di dollari. Ma 95 milioni sono già stati raccolti dal lancio della campagna nel 2017. Con quei soldi sono state messe a segno alcune importanti vittorie che hanno permesso di fare operazioni di acquisizione e protezione nella Harold Richardson Redwoods Reserve nel 2018, Alder Creek nel 2019 e Cascade Creek l’anno scorso.
In particolare, la Alder Creek è la più grande foresta di sequoie giganti al mondo: 530 acri di estensione, nei quali si contano 483 sequoie con tronchi larghi almeno 180 centimetri (uno di loro, lo Stagg Tree, è fra i 5 alberi più grandi al mondo). L’acquisizione in quel caso è costata 15,6 milioni di dollari, ottenuti grazie a 8500 donatori sia statunitensi sia internazionali.
“La sequoia gigante è tra le più grandi e tra le più antiche cose viventi e non cresce in nessun altro posto al mondo al di fuori delle pendici occidentali della Sierra Nevada in California”, spiega Sam Hodder, presidente e amministratore delegato di Save the Redwoods League. “Siamo stupiti per la generosità di persone che da tutto il mondo si sono fatte avanti per aiutarci a salvare queste nostre foreste”.
Uno straordinario serbatoio di carbonio
L’accordo che ha portato alla tutela dell’area del Mailliard Ranch permetterà di difendere uno straordinario paesaggio naturale, nel quale ricadono anche due vecchi boschi di sequoie costiere. “La sua difesa è stata una delle nostre priorità da almeno un decennio” spiega Hodder. “Le servitù di conservazione garantite dall’accordo con la famiglia Mailliard supportano la mitigazione dei cambiamenti climatici, assicurando che la foresta continui a stoccare enormi quantità di carbonio nelle sequoie, nelle zone umide e negli habitat ripariali. Inoltre assicurano per sempre la salute di un paesaggio estremamente delicato”.
Il Mailliard Ranch è infatti una roccaforte della biodiversità, che fornisce un habitat ottimale per la fauna selvatica: al suo interno abitano gufi maculati, tartarughe palustri, pipistrelli dalle grandi orecchie e aquile reali di Townsend, oltre ad almeno 150 specie di piante autoctone osservate finora. Le servitù proteggono il bosco di querce e l’habitat ripariale, le sorgenti dei fiumi Garcia e Navarro, 28 miglia di flussi di salmone e quasi mille acri totali di foreste di sequoie costiere originarie e di seconda crescita. “Il nostro accordo – prosegue Hodder – garantisce inoltre che la proprietà sarà gestita per migliorare la naturale resilienza al fuoco della foresta di sequoie mature proteggendola dallo sviluppo residenziale e consentendo alla foresta di crescere”.
Gestione sostenibile del legname
Secondo i termini dell’accordo, la raccolta del legname può continuare nella parte più giovane della foresta, a patto di utilizzare tecniche di gestione forestale sostenibile. Le servitù ridurranno di circa il 50% la quantità di legname che potrà essere tagliato. Di conseguenza, aumenterà di pari percentuale la quantità di carbonio immagazzinata dalla foresta quando gli alberi raggiungeranno grandi stature.
In 100 anni creati 66 parchi
La campagna Forever Forest è stata lanciata in un momento simbolico per la Save the Redwoods League. Nel 2018 cadeva infatti il centenario della sua fondazione. In un secolo di vita, la mission dell’organizzazione non è cambiata. E i risultati sono impressionanti: la League ha protetto più di 81mila ettari di foreste di sequoie, contribuendo a creare 66 parchi e riserve, acquistando le foreste e i territori circostanti. “Abbiamo ripristinato le foreste danneggiate da ipersfruttamento o incendi, sfruttando le conoscenze tecniche e scientifiche che possono migliorare la gestione boschiva e accelerarne la rigenerazione” spiega Hodder. “Cosa più importante, abbiamo fatto toccare con mano a centinaia di milioni di persone l’importanza della salvaguardia di questo patrimonio ecosistemico”.