7 Marzo 2025

Il climate change uccide sempre più alberi nelle foreste urbane boreali

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I risultati della ricerca finlandese: gli alberi sono sempre più spesso vittime di alcuni fenomeni connessi al riscaldamento globale: su tutti, siccità, calore, incendi e aumento dei parassiti. I numeri, eloquenti, del “Central Park” di Helsinki

di Matteo Cavallito

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Alcuni fattori legati al cambiamento climatico fanno crescere la mortalità degli alberi nelle aree secche delle foreste urbane. Ad affermarlo è uno studio della University of Eastern Finland di Joensuu che pone l’accento sull’impatto di siccità, ondate di calore, parassiti e incendi. “L’aumento dei tassi di mortalità degli alberi è stato osservato in tutto il mondo in relazione ai processi legati al clima, come la siccità, il calore, gli incendi e le epidemie di insetti nocivi”, spiega lo studio.

Per questo, prosegue la ricerca, “è urgente comprendere i fattori che determinano la moria degli alberi nel corso dell’Antropocene per stimare la vulnerabilità delle foreste in un ambiente più caldo”.

La ricerca

L’indagine, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Urban Forestry and Urban Greening, si è concentrata su una foresta urbana della capitale finlandese conosciuta come Parco Centrale di Helsinki. L’area include tre specie di alberi: l’abete rosso norvegese, il pino silvestre e la betulla bianca. Gli autori hanno utilizzato immagini aeree catturate tra il 2005 e il 2021 con risoluzioni spaziali da 20 cm a 5 cm.

Prendendo in esame anche i dati digitali di elevazione delle piante, l’inventario forestale e i tipi di suolo che caratterizzano l’ambiente circostante, gli studiosi hanno inoltre analizzato le variabili climatiche come temperatura, precipitazioni, umidità e indice di aridità per ciascun anno e mese. A determinare la mortalità degli alberi, affermano gli scienziati, sono aspetti come la posizione topografica e le caratteristiche della foresta.

The study area is an approximate 10 km-long forested green space that runs the length of Helsinki from south to north, starting near the city centre in Laakso and ending at the northern border of the city in Haltiala and the river Vantaanjoki. Fonte: Helsinki Map Service, 2022, National Land Survey of Finland, 2022 Attribution 4.0 International CC BY 4.0 Deed

L’area di studio è uno spazio verde boschivo lungo circa 10 km che si estende da sud a nord di Helsinki, partendo dal centro della città a Laakso e terminando al confine settentrionale presso Haltiala e il fiume Vantaanjoki. Fonte: Helsinki Map Service, 2022, National Land Survey of Finland, 2022 Attribution 4.0 International CC BY 4.0 Deed

Seimila alberi morti, quasi un terzo nel solo 2021

Lo studio ha evidenziato così un aumento della mortalità degli alberi che nell’ultimo quinquennio in esame ha raggiunto la quota record di 473 piante all’anno contro le 379 del periodo 2005-09. Nei 16 anni del periodo in esame, l’incidenza dei decessi è passata da 0,5 a 0.6 esemplari per ettaro. “In totale, dalle immagini aeree raccolte durante il periodo di monitoraggio abbiamo osservato un totale di 6.008 alberi morti”, spiega la ricerca. 1.892 di questi nel solo 2021.

“I nostri risultati hanno mostrato che le variabili legate alla siccità, cioè l’indice standardizzato di evapotraspirazione delle precipitazioni e l’indice di gravità di Palmer, erano collegate a un aumento dei tassi di mortalità degli alberi”.

Inoltre, “l’osservazione dell’area basale degli alberi a livello superficiale consentiva di prevedere il rischio di mortalità e si legava alla tipologia del sito; i popolamenti con area basale più piccola si trovavano su terreni rocciosi e secchi, con conseguente maggiore probabilità di decesso delle piante”. Infine, “gli esemplari situati ad altezze elevate o su pendii ripidi mostravano un rischio di mortalità maggiore”.

L’importanza delle foreste urbane

Secondo Samuli Junttila, docente della University of Eastern Finland e co-autore dello studio condotto dalla collega ricercatrice Johanna Jääskeläinen, i risultati forniscono indicazioni importanti alla luce degli obiettivi di neutralità climatica delle aree urbane. I dati emersi, in particolare, possono aiutare a pianificare efficacemente la gestione dei siti di crescita.

Tutto questo, sottolinea in ogni caso Junttila, non significa che gli alberi che crescono in siti ad alto rischio debbano essere trascurati. Le foreste urbane, del resto, hanno un ruolo molto importante: non diversamente da quelle extraurbane, infatti, sequestrano la CO2 contribuendo così alla mitigazione climatica, raffreddando le temperature e prevenendo l’effetto isola di calore a beneficio delle persone e, ovviamente, degli stessi alberi.