26 Febbraio 2025

Gli scarti degli insetti sono un’alternativa ai fertilizzanti tradizionali

, ,

Uno studio americano ha evidenziato i benefici per il suolo derivanti dall’applicazione del frass, l’insieme dei prodotti di scarto degli insetti che possono essere valorizzati secondo un modello di economia circolare

di Matteo Cavallito

Ascolta “Gli scarti degli insetti sono un_alternativa ai fertilizzanti tradizionali” su Spreaker.
Il frass degli insetti, ovvero l’insieme dei loro scarti che comprende escrementi, resti di cibo e pelle mutata, potrebbe rivelarsi una risorsa circolare particolarmente preziosa per migliorare la salute del suolo e la fertilità. A suggerirlo è uno studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports i cui contenuti sono stati ripresi dal portale Earth.com.

La ricerca, condotta dagli scienziati del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti in collaborazione con l’Università dell’Arkansas, si inserisce in uno scenario caratterizzato da un crescente interesse da parte del settore agricolo per gli insetti, visti sempre più spesso come una fonte di prodotti particolarmente utili.

Gli insetti? Non sono solo mangime

L’impiego degli insetti come base per la produzione di mangime ricco di proteine non rappresenta una novità. Alcuni prodotti, come i cosiddetti “mini-livestock”, sono infatti sempre più utilizzati nell’alimentazione animale. Quella di affidarsi al frass, sfruttandone le proprietà di fertilizzante organico alternativo ai tradizionali prodotti chimici di sintesi, costituisce invece un’idea nuova.

A differenza del letame tradizionale, il frass è povero di patogeni e ricco di elementi chiave come azoto, fosforo e carbonio.

“Il contenuto di carbonio nei residui degli insetti di diverse specie varia tra il 24 e il 50%, mentre nella lettiera del pollame può oscillare tra il 36 e il 42%” si legge nello studio. “Come fertilizzante organico, il frass degli insetti è ricco di carbonio e può contribuire alla formazione della materia organica del suolo”. Per verificare le potenzialità del prodotto, gli scienziati hanno quindi condotto un’indagine su alcuni terreni agricoli presso un centro sperimentale a Fayetteville, nell’Arkansas. I risultati sono stati sorprendenti.

Così il frass degli insetti può essere valorizzato in agricoltura secondo una dinamica circolare. Fonte: Ashworth, A.J., Amorim, H.C.S., Drescher, G.L. et al. Insect frass fertilizer as soil amendment for improved forage and soil health in circular systems. Sci Rep 15, 3024 (2025). https://doi.org/10.1038/s41598-025-87075-8 Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International CC BY-NC-ND 4.0 Deed

Il frass degli insetti può essere valorizzato in agricoltura secondo una dinamica circolare. Immagine: Ashworth, A.J., Amorim, H.C.S., Drescher, G.L. et al. Insect frass fertilizer as soil amendment for improved forage and soil health in circular systems. Sci Rep 15, 3024 (2025). https://doi.org/10.1038/s41598-025-87075-8 Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International CC BY-NC-ND 4.0 Deed

Il carbonio raddoppia con l’impiego di frass

Dopo aver applicato sui terreni sia il frass degli insetti sia altri prodotti tradizionali tra cui il nitrato di ammonio, i ricercatori hanno monitorato vari parametri. I risultati hanno mostrato che l’uso dell’ammendante ha fatto aumentare la fertilità del suolo, migliorato l’attività microbica e la germinazione dei semi, e potenziato la crescita delle piante foraggere.

L’impiego di un’alta dose di frass, spiegano gli autori, ha fatto crescere significativamente il contenuto di carbonio, azoto, fosforo, potassio e magnesio.

A distanza di due anni, in particolare, la presenza di carbonio è raddoppiata nel confronto con il dato dei suoli trattati con il nitrato. Quella dell’azoto addirittura triplicata. La resa e la qualità del foraggio sono risultate simili tra i terreni soggetti all’applicazione dei diversi ammendanti.

Un riutilizzo circolare dei sottoprodotti dell’allevamento

Lo studio, insomma, ha dimostrato che i prodotti di scarto degli insetti sono potenzialmente utilizzabili come alternativa ai fertilizzanti chimici. Tale possibilità porta con sé un importante beneficio in considerazione dell’elevato impatto ambientale e climatico della produzione degli ammendanti sintetici. In questo modo è possibile favorire strategie agricole circolari riutilizzando al meglio gli stessi sottoprodotti dell’allevamento degli insetti. Un settore, quest’ultimo, in forte espansione.

“Con una crescita annuale del 28% e un valore di mercato previsto di 18 miliardi di dollari entro il 2033, il comparto dell’allevamento di insetti si sta espandendo in risposta alla crescente domanda di fonti proteiche sostenibili per l’alimentazione umana e animale”, scrivono i ricercatori.

“L’applicazione di frass può far aumentare la fertilità del suolo e l’assorbimento dei nutrienti da parte delle colture, potenziare l’attività microbica del terreno oltre a migliorare la germinazione dei semi, la resistenza delle piante agli stress grazie alla presenza di chitina e la produzione di biomassa delle colture nel confronto con i campi trattati con i fertilizzanti commerciali e organici”. Questi risultati, precisano, sono stati fin qui registrati nel corso di esperimenti in ambienti controllati. Un’ulteriore ricerca sul campo, quindi, si rende ora necessaria.