A Ecomondo, la terza edizione degli Stati Generali del suolo
Appuntamento il 7 novembre: la storica manifestazione riminese torna a ospitare l’incontro organizzato da Re Soil Foundation per approfondire problemi e soluzioni utili alla rigenerazione del suolo. Quest’anno focus sulle azioni carbon-positive e le soluzioni nature-based
di Emanuele Isonio
Fornire un aggiornamento sul quadro normativo europeo e italiano, offrire una panoramica sugli elementi chiave necessari per la tutela del suolo, come il carbon farming e le soluzioni nature based, con focus specifici sull’agricoltura rigenerativa e le buone pratiche di rigenerazione dei terreni nelle comunità locali. Saranno queste le direttrici lungo le quali si svilupperà la terza edizione degli Stati Generali per la Salute del suolo. L’appuntamento, come per gli anni scorsi, sarà ospitato a Rimini il prossimo giovedì 7 novembre, in occasione di Ecomondo, la storica manifestazione dedicata ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare.
All’organizzazione dell’evento, insieme a Re Soil Foundation, contribuiranno il Comitato scientifico di Ecomondo, Coldiretti e il Gruppo Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia (GCNB): previsto l’intervento di decine di esperti nazionali e internazionali, divisi in due sessioni.
La struttura dell’evento
La sessione mattutina sarà dedicata allo scenario internazionale. Si approfondirà in particolare l’aggiornamento del quadro normativo europeo dedicate a suolo, carbon removal e carbon farming oltre allo stato di avanzamento della Mission “A soil deal for Europe”. Si presenteranno poi alcune buone pratiche per la rigenerazione del suolo. Tra gli interventi previsti, quelli di Serenella Sala, del Joint Research Center; Valeria Forlin della Direzione generale Clima della Commissione europea; Kerstin Rosenow della DG Agri.
Il pomeriggio sarà invece dedicato ai problemi del suolo italiano, presentando lo stato della normativa italiana e alcune best practice di agricoltura rigenerativa. Tra i relatori interverranno Stefano Masini, responsabile Ambiente e Territorio di Coldiretti; Francesca Assennato, ricercatrice dell’ISPRA; Ilaria Falconi, tecnologa del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria); Andrea Ferrarini, docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Suolo europeo, dati in peggioramento
Gli Stati Generali per la salute del suolo 2024 arrivano a pochi giorni dalla presentazione, da parte del JRC dello “State of Soils in Europe”, contenenti i dati più aggiornati sulla situazione dei suoli continentali: la fotografia effettuata dal Centro di ricerca europeo mostra che almeno il 63% dei suoli Ue è affetto da processi di degrado. Inoltre, l’erosione del suolo in tutta la Ue ammonta a 1 miliardo di tonnellate.
L’erosione idrica, in particolare, interessa attualmente circa un quarto dei suoli dell’Unione (24%) e le proiezioni prevedono un possibile aumento compreso tra il 13 e il 25% entro il 2050. Livelli insostenibili di fenomeni erosivi colpiscono circa un terzo (32%) dei suoli agricoli.

FONTE: Arias-Navarro, C., Baritz, R. and Jones, A. editor(s), 2024. The state of soils in Europe. Publications Office of the European Union. https://data.europa.eu/doi/10.2760/7007291, JRC137600.
Preoccupano inoltre l’aumento degli squilibri nutrizionali (che interessano il 74% dei terreni agricoli) e il degrado delle torbiere, zone umide che rappresentano veri e propri serbatoi di carbonio. Ma il loro deterioramento portà a rilasciare gas serra nell’aria. Secondo il JRC ormai la metà del patrimonio europeo di torbiere è degradata, in alcuni casi anche in modo irrimediabile.


Patrick Domke / ETH Zurich, per uso non commerciale
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