28 Febbraio 2023

In programma dal 31 marzo al 2 aprile ColtivaTo, la kermesse dedicata all’agricoltura e all’innovazione. Obiettivo: raccontare il settore in modo nuovo attraverso una divulgazione rigorosa, basata sui fatti e sui numeri. Re Soil Foundation sarà presente con con l’esposizione interattiva SOILAB

di Matteo Cavallito

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Raccontare la dimensione rurale attraverso le sue implicazioni contemporanee, dall’economia alle sfide del cambiamento climatico: è questo uno degli obiettivi della prima edizione di ColtivaTo, il Festival Internazionale dell’Agricoltura in programma a Torino dal 31 marzo al 2 aprile. Presentato ufficialmente giovedì scorso, l’evento, patrocinato dalla Regione Piemonte e dal Comune, con il sostegno di un’ampia platea di partner, prevede incontri, conferenze, dibattiti, tavole rotonde e molto altro ancora.

Un grande evento scientifico-divulgativo, prima tappa di un percorso a cadenza biennale che, osserva il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, rappresenta l’occasione per “riportare nel dibattito pubblico quello che una volta era definito il settore primario dell’economia” e che oggi, ribadiscono il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, continua a rappresentare “uno dei comparti più importanti per l’economia del territorio”.

Significativi, in questo senso, i numeri della stessa area metropolitana del capoluogo piemontese. Dove, ricorda il vicepresidente della Camera di commercio di Torino Enzo Pompilio D’Alicandro, si contano “più di 11.600 imprese” capaci di generare “oltre un miliardo e mezzo di valore annuo” soltanto attraverso l’export.

Un settore ancora “trascurato o poco conosciuto”

Il Festival nasce da un’idea di Antonio Pascale, scrittore e ispettore presso il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, e di Maria Lodovica Gullino, fitopatologa, imprenditrice e membro del Comitato Tecnico-Scientifico di Re Soil Foundation. A loro, il compito di illustrare obiettivi e ambizioni del Festival.

“Ci proponiamo di raccontare l’agricoltura in modo nuovo, con dovizia di particolari”, spiega Pascale, cui è affidata la direzione artistica. Si tratta di illustrare “la straordinaria avventura della terra e i cambiamenti e le novità che la caratterizzano”. Perché interrogarsi su di essa, sottolinea, “significa provare a rispondere anche ad alcuni dilemmi che ci tormentano e cercare delle soluzioni a problemi comuni”.

ColtivaTo , evidenzia quindi Gullino, responsabile scientifica dell’evento, intende “evidenziare soprattutto l’innovazione che sta dietro alle produzioni agricole e il bisogno continuo di innovare con la ricerca”. Dietro a questa iniziativa, aggiunge, ci sono l’interesse e la passione dei promotori “verso un settore produttivo di grande importanza spesso purtroppo trascurato o poco conosciuto”.

Alla scoperta della “vera agricoltura”

La questione non è affatto scontata. La “vera” agricoltura, infatti, è in realtà spesso diversa da quella comunemente immaginata. La percezione bucolica del comparto è ancora molto diffusa e non aiuta certo a comprenderne gli aspetti più importanti. Da qui la necessità del Festival di offrire una divulgazione rigorosa, basata sui fatti e sui numeri, e capace di far emergere diversi punti di vista – come economia, lavoro, innovazione, scienza e tecnologia, senza dimenticare il cambiamento climatico e la sostenibilità – che sono strettamente connessi tra loro.

Nel corso della manifestazione, gli eventi a carattere strettamente scientifico, come seminari, interviste e tavole rotonde, si affiancheranno a concerti e spettacoli teatrali, visite guidate e incontri tra giovani e imprenditori. Teatro delle iniziative molti luoghi simbolo della cultura cittadina come il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, la Cavallerizza Reale, il Palazzo Civico, il Cinema Massimo, il Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Verdi” e il Circolo dei lettori.

Il suolo protagonista

Sarà proprio quest’ultimo, nella tre giorni del Festival, a ospitare SOILAB, l’esposizione interattiva e multimediale di Re Soil Foundation allestita da Ecofficina Srl e pensata per raccontare il suolo attraverso attività ludico-didattiche, infografiche interattive e animate e schede per esperienze scientifiche di laboratorio. SOILAB è anche un kit digitale per le scuole primarie e secondarie di primo grado, scaricabile gratuitamente.

L’iniziativa è un esempio dell’attività di divulgazione e di comunicazione portate avanti dalla stessa Fondazione all’interno del progetto PREPSOIL, finanziato dal programma Horizon  nell’ambito della Missione UE “A Soil Deal for Europe”.

Tra gli eventi di ColtivaTo si segnala, nella giornata di sabato 1 aprile, l’incontro “Insetti e scarti: nutriamo il futuro”, in programma nella Sala Conferenze del Museo Egizio con la partecipazione di Laura Gasco, Ordinaria di Zoocolture presso l’Università degli Studi di Torino, e di Debora Fino, Ordinaria di Impianti Chimici presso il Politecnico del capoluogo piemontese e presidente della Fondazione Re Soil. Il giorno seguente, presso il Museo del Risorgimento, si parlerà dei cambiamenti nel mondo del lavoro: a discuterne Elsa Fornero, ex ministro del lavoro e delle politiche sociali, e Roberto Moncalvo, imprenditore agricolo, presidente di Coldiretti Piemonte e membro del CdA di Re Soil.