5 Dicembre 2025

Il ripristino della vegetazione ha ridotto l’erosione del suolo in Cina. Per ora

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In Cina, spiega una ricerca, la rigenerazione ha fatto diminuire significativamente l’erosione del terreno negli ultimi 30 anni. Ma in futuro l’intensificarsi delle precipitazioni estreme comporterà rischi crescenti

di Matteo Cavallito

L’erosione del suolo è uno dei fenomeni ambientali più preoccupanti a livello globale. Le sue dinamiche, inoltre, sono strettamente legate alle interazioni tra il cambiamento climatico e l’evoluzione della vegetazione. Il ripristino di quest’ultima, in particolare, contribuisce a ridurre l’erosione stessa del terreno anche se tale meccanismo, tuttavia, rischia di essere di fatto annullato dalla crescente frequenza e intensità delle piogge estreme favorite dal riscaldamento globale. Lo afferma uno studio cinese che evidenzia l’urgente necessità di integrare la resilienza agli eventi estremi nelle strategie globali di conservazione del suolo.

Il bilancio tra piogge, vegetazione ed erosione

“In Cina, l’erosione del suolo è particolarmente grave in regioni come l’altopiano dello Loess, il corso superiore del fiume Yangtze e le montagne sud-occidentali del Paese: il suo intensificarsi minaccia la produzione agricola locale e pone serie sfide alla protezione dell’ambiente ecologico e alla gestione delle risorse idriche”, spiega la ricerca pubblicata su Ecological Indicators. “Pertanto, valutare scientificamente e controllare efficacemente l’erosione del suolo è diventata una questione fondamentale per raggiungere uno sviluppo sostenibile”.

Le precipitazioni, ricordano gli autori, smuovono le particelle del terreno attraverso l’impatto delle gocce. Il deflusso superficiale rompe gli aggregati del suolo e trasporta i sedimenti a valle.

A livello globale, prosegue lo studio, le anomalie delle precipitazioni estreme sono aumentate del 30% nel periodo 2006-2016, portando così i tassi di erosione a livelli senza precedenti in alcune zone critiche. Al tempo stesso, però, mentre amplifica le forze erosive, l’intensificazione delle piogge può anche favorire la stabilizzazione della vegetazione attraverso una maggiore intercettazione da parte della chioma e il rafforzamento delle radici. “Questa complessa interazione tra clima, vegetazione ed erosione porta alla domanda chiave“, osservano quindi gli scienziati: ”In che misura il ripristino della vegetazione su larga scala in Cina può compensare l’intensificarsi dell’erosione?”

In Cina il tasso di erosione medio è passato da quasi 17,7 tonnellate per ettaro a meno di 14 tra il 1990 e il 2020. Fonte: Wenying Zeng, Yuansheng Tian, Jun Zhai, Wenyi Sun, Ying Sun, Rui Li, Qinke Yang, "Soil erosion resilience under climate extremes: Disentangling the impacts of vegetation restoration and rainfall intensification across China", Ecological Indicators, Volume 178,2025,113994, ISSN 1470-160X, https://doi.org/10.1016/j.ecolind.2025.113994. Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International CC BY-NC-ND 4.0 Deed

In Cina il tasso di erosione medio è passato da quasi 17,7 tonnellate per ettaro a meno di 14 tra il 1990 e il 2020. Fonte: Wenying Zeng, Yuansheng Tian, Jun Zhai, Wenyi Sun, Ying Sun, Rui Li, Qinke Yang, “Soil erosion resilience under climate extremes: Disentangling the impacts of vegetation restoration and rainfall intensification across China”, Ecological Indicators, Volume 178,2025,113994, ISSN 1470-160X, https://doi.org/10.1016/j.ecolind.2025.113994. Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International CC BY-NC-ND 4.0 Deed

Lo studio

Per fornire una risposta, gli scienziati, provenienti da diverse istituzioni accademiche e scientifiche cinesi, hanno condotto una valutazione su scala nazionale in un periodo compreso tra il 1990 e il 2020 integrando dati satellitari ad alta risoluzione (30 metri) e dati pluviometrici sub-orari nella piattaforma Google Earth Engine utilizzando un modello noto come Chinese Soil Loss Equation (CSLE). Quest’ultimo, spiegano, “tiene conto delle condizioni locali del terreno e delle pratiche specifiche di conservazione del suolo e dell’acqua”.

Esso, inoltre, “utilizza un approccio basato sul prodotto che incorpora i fattori dimensionali dell’erosività delle precipitazioni e dell’erodibilità del suolo, insieme a cinque variabili adimensionali, tra cui la pendenza, la lunghezza del pendio, le pratiche biologiche, le misure ingegneristiche e le pratiche di lavorazione del terreno”.

Realizzando alcune simulazioni basate su scenari diversi, i ricercatori hanno potuto così isolare e quantificare rispettivamente i contributi dell’intensità delle precipitazioni e quelli dei cambiamenti della vegetazione alla variazione del fenomeno. Ebbene: “Il tasso annuale di erosione del suolo nel Paese  è progressivamente diminuito da 17,67 tonnellate per ettaro nel 1990 a 13,97 nel 2020, riflettendo una tendenza generale al miglioramento in tutta la Cina e, in particolare, nelle aree dove il fenomeno è più grave”. Nelle quattro aree osservate, nello specifico, la diminuzione del fenomeno erosivo è oscillata nel periodo in esame tra l’8,14 e il 21,53%.

Ma in futuro la situazione potrebbe cambiare

Negli ultimi 3 decenni, insomma, il ripristino della vegetazione ha ridotto significativamente il tasso di erosione del suolo in Cina, spiega lo studio. Ma non per questo si può cantare vittoria. Infatti, “questi miglioramenti sono ora sempre più minacciati dall’intensificarsi dell’impatto delle precipitazioni estreme”, rileva la ricerca. “Rispetto agli anni 2000, i tassi di erosione sono aumentati del 2,9% a causa dell’aumento dell’impatto delle precipitazioni, con singoli eventi di pioggia estrema che arrivano a contribuire al 50% dell’erosività annuale”.

Ciò significa, quindi, che “i benefici del recupero della vegetazione vengono parzialmente controbilanciati dalla crescente frequenza e intensità degli eventi di precipitazioni estreme”.

In futuro, quindi, il previsto intensificarsi di questi ultimi comporterà rischi crescenti per l’efficacia a lungo termine della conservazione del suolo basata sulla vegetazione. Per questo, occorrerà affrontare il problema con una comprensione più approfondita delle risposte dell’erosione del suolo agli eventi climatici estremi su scale spaziali e temporali più ampie, tenendo conto, concludono gli scienziati, delle valutazioni globali e delle strategie di adattamento.