17 Novembre 2025

Nelle soluzioni “naturali” il segreto per prevenire gli incendi in Europa

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L’Agenzia UE dell’Ambiente: “le soluzioni basate sulla natura riducono il crescente rischio di incendi e rendono le foreste più resilienti al clima”. Tre le strategie indicate: l’agroforestazione, il ripristino dell’umidità del suolo e la rigenerazione

di Matteo Cavallito

Favoriti dal clima e da altri fattori, gli incendi boschivi stanno diventando sempre più frequenti e distruttivi in Europa. Finora, la risposta al problema si è concentrata principalmente sulle misure d’emergenza e soppressione del fuoco lasciando uno spazio marginale alle iniziative di prevenzione e recupero che pure possono avere un ruolo decisivo. Soprattutto quanto si fondano su soluzioni “basate sulla natura” come il ripristino dei suoli colpiti, la promozione di vegetazione resistente al fuoco e la creazione di barriere verdi e fasce tampone. Lo sostiene un documento dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) che cita diversi casi studio a livello continentale.

In Europa gli incendi colpiscono quasi 3.800 km2 ogni anno

Il fenomeno, spiegano gli autori, è preoccupante. In Europa “Tra il 2000 e il 2024, gli incendi hanno colpito in media 3.770 km² ogni anno», si legge nel documento. “I cambiamenti climatici, l’espansione urbana e l’abbandono delle terre nelle zone rurali stanno facendo aumentare la presenza di condizioni favorevoli alle fiamme. Si stima che l’interfaccia tra ambienti selvatici e urbani, dove il rischio di incendi boschivi è particolarmente elevato, copra il 7,4% della superficie terrestre”.

Tra le regioni che sono storicamente più soggette agli incendi c’è in particolare l’area mediterranea che, a causa del generale rialzo delle temperature, affronta una stagione dei roghi più lunga e intensa.

Contemporaneamente, zone un tempo meno colpite, come quelle dell’Europa nord-occidentale, stanno sperimentando incendi più frequenti e gravi. Il fenomeno, insomma, colpisce un po’ ovunque minacciando anche gli ecosistemi forestali che, ricorda l’analisi, forniscono servizi fondamentali. Come, ad esempio, la produzione di legname, lo stoccaggio del carbonio e la mitigazione del clima. Come affrontare il problema dunque?

Le soluzioni basate sulla natura

Nel quadro della Strategia dell’UE per l’adattamento ai cambiamenti climatici e della Strategia forestale per il 2030, afferma il documento, le soluzioni basate sulla natura possono svolgere un ruolo essenziale. Una silvicoltura adeguatamente progettata, ad esempio, riduce i rischi di incendio gestendo i carichi di materiale infiammabile attraverso il pascolo, l’agroforestazione, la gestione del legno morto e l’uso controllato del fuoco.

Nella gestione post-incendio, invece, possono essere utilizzate diverse strategie che aiutano a ripristinare il suolo e la presenza dei microbi, a controllare l’erosione e a diversificare il paesaggio.

“Le soluzioni basate sulla natura come la silvicoltura adattiva, i corridoi verdi, l’agroforestazione, la riumidificazione e il rimboschimento possono svolgere un ruolo chiave nella transizione dalla soppressione alla gestione degli incendi”, spiega lo studio. Esse inoltre “possono anche far aumentare la capacità delle foreste di far fronte ad altre minacce legate al cambiamento climatico, come la diffusione dei parassiti”.

Soluzioni efficaci dall’Italia alla Finlandia

A confermare la validità di queste strategie sono i diversi studi di caso condotti in Europa. Attorno al Lago di Occhito, situato in Italia lungo il confine tra Puglia e Molise, uno specifico piano di gestione con uso controllato del fuoco avrebbe ridotto il rischio incendi e la diffusione dei patogeni delle piante facendo crescere la biodiversità.

Risultati positivi, ricorda il documento, sarebbero stati ottenuti anche nella Provincia di Soria presso la comunità autonoma di Castiglia e León, nella Spagna settentrionale (silvicoltura, gestione del pascolo, rigenerazione naturale e assistita), nell’area di Deurnsche Peel nei Paesi Bassi meridionali (infrastrutture verdi, fasce tampone e corridoi ecologici e altro ancora).

Altrettanto valide le esperienze in Nord Reno Vestfalia, Germania, (rimboschimento con specie native variate, rigenerazione naturale e assistita) e nella Karelia, nella Finlandia orientale (rimboschimento, silvicoltura adattiva, gestione della biomassa morta). In generale, concludono gli autori, per funzionare le soluzioni basate sulla natura devono sempre essere adattate alle condizioni e ai rischi locali, Oltre che ai differenti contesti di governance e socio-economici.