27 Settembre 2024

Lezioni di suolo, le scuole italiane fanno il pieno di premi

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Il progetto europeo Prepsoil ha scelto i migliori programmi didattici sul suolo ideati nei diversi Paesi Ue. Exploit tricolore: sono italiane 3 delle 4 scuole premiate. Altre 4 finiscono tra le 11 finaliste. L’istituto Fratelli Mercogliano-Guadagni di Cimitile vince il primo premio tra le secondarie

di Emanuele Isonio

 

A volte i numeri dicono davvero molto più di mille parole. E questa è senza dubbio una di quelle volte: delle 4 scuole premiate nell’ambito del progetto europeo Prepsoil per i migliori programmi didattici sul suolo, 3 sono italiane. Non solo: altri 4 nostri istituti sono stati inclusi tra gli 11 finalisti. È particolarmente positivo l’esito della seconda edizione dell’iniziativa sviluppata da Prepsoil. L’obiettivo? Ispirare gli insegnanti di tutta Europa e aiutarli a dare al suolo la giusta rilevanza nei programmi scolastici. Agli istituti partecipanti veniva richiesto di condividere le buone pratiche di insegnamento e di specificare in particolare le strategie applicate per catturare l’attenzione degli studenti, condividendo eventuali tecniche innovative per aiutare i ragazzi, a maggior ragione i bambini, a diventare migliori “custodi del suolo”.

La “staffetta” tra studenti di Cimitile

Il primo premio fra le scuole secondarie è andato a Cimitile, in provincia di Napoli. Merito dell’Istituto comprensivo Fratelli Mercogliano-Guadagni e del suo progetto Economy is a wheel. Tema centrale: il riutilizzo e il riciclo dei materiali e la necessità di cambiare le nostre abitudini per creare un mondo equo. La prima fase ha coinvolto 60 studenti delle scuole secondarie, che hanno creato un blog, allestito un orto e creato manufatti con materiali riciclati. Nella seconda fase, gli stessi 60 studenti sono diventati tutor per altri 300 studenti di età compresa tra gli undici e i tredici anni. Hanno quindi utilizzato le loro esperienze e competenze accumulate per coinvolgere i “colleghi” più giovani nella circolarità del progetto. Una sorta di staffetta tra ragazzi che, durante il progetto, si sono impegnati nella cura delle piante, nella produzione di compost e nell’ideare soluzioni per l’uso sostenibile delle risorse idriche. 

Il progetto Economy is a wheel dell'I.C. Fratelli Mercogliano-Guadagni di Cimitile (NA) ha trasformato 60 ragazzi in tutor di 300 studenti più piccoli, per diffondere buone pratiche di cura del suolo.

Il progetto Economy is a wheel dell’I.C. Fratelli Mercogliano-Guadagni di Cimitile (NA) ha trasformato 60 ragazzi in tutor di 300 studenti più giovani, per diffondere buone pratiche di cura del suolo.

A Brunico, vermi protagonisti a teatro

Parlano italiano anche entrambi i premi assegnati per il secondo classificato, uno per le scuole primarie e uno per le secondarie. Nel primo caso, la scelta della giuria di Prepsoil è caduta sull’Istituto Pluricomprensivo Brunico (BZ).

La priorità del progetto ideato dalla scuola primaria altoatesina è stata di trasmettere il valore del suolo in età precoce e di creare consapevolezza sulla sua importanza per sostenere la vita sulla Terra. A causa della mancanza di attenzione al suolo nei programmi scolastici, il rischio è che gli studenti non riescano a vedere il suolo come una risorsa vivente di cui dobbiamo prenderci cura. Il progetto è stato pensato per bambini dai sei ai dieci anni ed è stato suddiviso in quattro fasi. La prima fase riguardava le origini del cibo. Protagonisti il cioccolato e il cacao: i due prodotti sono stati usati come esempi per discutere della diversità del cibo nel mondo, perché alcuni alimenti possono essere prodotti localmente e altri devono essere importati.

Nella seconda fase, gli studenti hanno incontrato un contadino locale ed esaminato diverse famiglie di piante e alcune varietà di cereali tipiche della zona montuosa. La terza fase ha riguardato il suolo come sistema complesso e i servizi ecosistemici che fornisce. Attraverso una rappresentazione teatrale in cui il protagonista era un verme, hanno esplorato il suolo e come la vita della fauna sottoterra venga influenzata da sfide come l’erosione e la deforestazione. Nell’ultima fase, le nazioni e le loro risorse sono state esplorate attraverso un gioco di simulazione.

Gli altri premi

L’altro istituto premiato – il Tecnico Economico Russell Moro Guarini di Torino – ha invece coinvolto studenti tra 14 e 16 anni. Hanno progettato una serie di attività per introdurre i loro compagni di classe all’edilizia ambientale, all’uso del suolo e alla geopedologia. L’obiettivo era quello di far comprendere la complessità del suolo come sistema e i numerosi approcci per studiare e lavorare con il suolo.

Oltre alle scuole vincitrici, nella short list dei finalisti sono stati inclusi anche il Liceo Scientifico e Artistico “G. Marconi” di Foligno, la Scuola secondaria “Don Gaetano Portioli”. Accanto a loro, anche il progetto del gruppo scout di Sassari che ha insegnato agli studenti a riconoscere gli animali che vivono nel suolo, dalle api ai microrganismi e a prelevare ed analizzare campioni di suolo. Nella top 11, infine, il progetto educativo, composto da quattro incontri teorico-pratici per studenti di 8 anni con pedologi, tecnologi alimentari e contadini, sviluppato nelle Marche da Arca Benefit.

Il progetto Prepsoil

L’iniziativa Prepsoil coinvolge 20 partner tra i quali Re Soil Foundation. Finanziata grazie al programma Horizon Europe, nasce con l’obiettivo di “sostenere l’attuazione della Missione Suolo creando consapevolezza e conoscenza delle esigenze del suolo tra gli stakeholder delle regioni europee”. Il suo obiettivo è quello di migliorare la conoscenza di base sul tema operando insieme ai centri di innovazione sul territorio come i Living Labs e le LightHouse Farms e raggiungendo un pubblico vasto che comprenda università, cittadini, studenti, insegnanti, agenzie di monitoraggio del suolo e la società civile nel suo insieme.

Nell’ambito del progetto, Re Soil Foundation fornisce il proprio contributo nelle attività di disseminazione, comunicazione, stakeholder engagement, identificazione delle necessità del terreno, mappatura dei soggetti innovativi (laboratori e “aziende faro”, appunto), monitoraggio e promozione dell’educazione e delle conoscenze.