20 Settembre 2022

La riunione di Aarhus, in Danimarca, è il primo confronto in presenza per i partner del progetto PREPSOIL. L’iniziativa, nell’ambito del programma Horizon Europe della Commissione UE, coinvolge anche Re Soil Foundation

di Matteo Cavallito

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Si sono svolti nei giorni scorsi, con le riunioni ad Aarhus, in Danimarca, i primi lavori in presenza del progetto PREPSOIL, finanziato dal programma Horizon Europe nell’ambito della Missione UE “A Soil Deal for Europe”. L’iniziativa, che coinvolge 20 partner tra cui Re Soil Foundation, nasce con l’obiettivo di “sostenere l’attuazione della Missione creando consapevolezza e conoscenza delle esigenze del suolo tra gli stakeholder delle regioni europee”.

Nel corso dell’evento danese i partecipanti hanno potuto confrontarsi sul programma e sui prossimi passi. Avviato a luglio di quest’anno, PREPSOIL ha ottenuto un finanziamento da 5 milioni di euro nell’ambito di un programma triennale. Le attività proseguiranno fino al giugno del 2025.

Il progetto PREPSOIL

Ad oggi si stima che i suoli europei non classificabili come sani rappresentino dal 60% al 70% del totale. La Missione UE punta a ripristinare la salute di almeno tre quarti di questi ultimi entro il 2030, conscia del fatto che una corretta gestione dei terreni sia essenziale per garantire la sicurezza alimentare, mitigare il cambiamento climatico, proteggere la biodiversità, ridurre l’inquinamento e rivitalizzare le aree rurali. Il problema, tuttavia, è che “la mancanza di conoscenza e di consapevolezza” del tema, notano i partner di PREPSOIL, rappresenta tuttora uno dei  principali fattori di degrado del suolo stesso.

Per questa ragione, quello fondato sulla sensibilizzazione e la diffusione del sapere è considerato un approccio chiave per la buona riuscita della Missione. Che, da parte sua, promuove una visione aperta della scienza basata sul forte coinvolgimento degli attori interessati e dei cittadini.

In linea con queste attese, PREPSOIL intende lavorare per fornire le prime valutazioni e i primi sforzi per migliorare la conoscenza di base operando insieme ai centri di innovazione sul territorio come i Living Labs e le LightHouses. L’obiettivo resta quello di raggiungere un pubblico vasto che comprenda università, cittadini, studenti, insegnanti, agenzie di monitoraggio del suolo e la società civile nel suo insieme.

Sei attività principali

Più nel dettaglio sono almeno sei le attività che animeranno il progetto PREPSOIL. Ovvero:

  • Disseminazione, comunicazione e stakeholder engagement;
  • Identificazione, mappatura e valutazione delle necessità del suolo: tramite l’analisi condotta in 19 regioni. L’obiettivo consiste nel fornire un punto di partenza per le raccomandazioni sulle azioni prioritarie da implementare nei Living Labs e nelle Lighthouses;
  • Sviluppo del portale online, community engagement e formazione: attraverso la costruzione del portale web del progetto che, tra le altre cose, si configurerà come “one-stop-shop” per informazioni, risorse e strumenti digitali per gli stakeholder della Missione;
  • Trasferimento di conoscenze e co-creazione nei Living Labs: coinvolgendo questi ultimi nella realizzazione di modelli di business plan;
  • Monitoraggio del suolo: con l’obiettivo di estendere i risultati ottenuti sui suoli agricoli, naturali, forestali, urbani e industriali;
  • Promozione dell’educazione e della consapevolezza sul suolo: tramite il coinvolgimento degli attori della transizione nella Mission e la promozione delle buone pratiche di educazione, formazione e apprendimento per i giovani, i professionisti e, più in generale, per i cittadini.
Il ruolo di Re Soil

Nell’ambito del progetto PREPSOIL, Re Soil Foundation fornirà il suo contributo nelle attività di disseminazione, comunicazione, stakeholder engagement, identificazione delle necessità del suolo, mappatura di Living Labs e Lighthouse Farms, monitoraggio e promozione dell’educazione e delle conoscenze.

“PREPSOIL nasce con l’ambizioso obiettivo di porre le basi per l’attuazione della Mission ‘A Soil Deal for Europe’ e la partecipazione di Re Soil al progetto è un’opportunità per rafforzare la diffusione della Mission a livello nazionale e locale, facilitando il coinvolgimento delle realtà che si dedicano alla tutela del suolo in Italia”, spiega Margherita Caggiano, Responsabile Comunicazione di Re Soil Foundation. Che aggiunge: “I due giorni di kick-off meeting ad Aarhus sono stati un momento di confronto strategico e operativo tra i partner del consorzio, con la partecipazione del segretariato della Mission, che hanno contribuito a delineare le attività previste nei prossimi mesi all’interno di PREPSOIL e le aspettative rispetto agli impatti che il progetto intende raggiungere”.