L’intelligenza artificiale prevede l’impatto del clima sul suolo europeo

Soil Data Cube si presenta come il modello di monitoraggio del suolo continentale più avanzato di sempre. Dal 2026 aiuterà scienziati e agricoltori a verificare la salute dei terreni colpiti dal cambiamento climatico

di Matteo Cavallito

Immaginate oltre vent’anni di ricerca sul campo, immaginate centinaia di migliaia di informazioni sul suolo raccolte su più di 20 milioni di parcelle. Immaginate, in definitiva, una massa di dati dal peso di 30 terabyte, e aggiungete, ovviamente, il contributo dell’intelligenza artificiale. Il risultato? Soil Health Data Cube, la più completa e innovativa mappa della salute del suolo europeo mai realizzata.

L’intelligenza artificiale incontra due decenni di dati

Lanciato nell’ambito del progetto AI 4 Soil Health finanziato dall’Unione Europea, questo strumento digitale multidimensionale, tuttora in fase di sviluppo, è costruito a partire dalle osservazioni condotte sui terreni continentali nel XXI secolo e punta a essere integrato nello EU Soil Observatory promosso dal Joint Research Centre della Commissione.

Il Data Cube includerà moltissime risorse tra cui, spiegano i promotori, “mappe stagionali dei diversi tipi di colture, proprietà primarie del suolo, indici di degrado del territorio e parametri del terreno”.

Ma anche “immagini di serie temporali climatiche (precipitazioni, umidità del suolo, temperatura superficiale) e modelli di coltura previsti”. Questi elementi, inoltre, saranno riuniti e utilizzati per far funzionare “un modello di machine learning in grado di rilevare ed esaminare le relazioni tra le stime effettuate sul campo e gli indici di salute del suolo”.

 

Prevedere l’impatto del clima sul suolo

Le implicazioni pratiche, assicurano gli sviluppatori, sono molteplici. Il Soil Health Data Cube, infatti, dovrebbe consentire a scienziati, agricoltori, decisori politici e gestori del territorio di monitorare la salute dei terreni tenendo conto di fattori chiave come pH, contenuto di carbonio e parametri biologici. Ma anche simulare scenari climatici futuri prevedendone l’impatto e sviluppando, di conseguenza, nuove soluzioni e opportune pratiche di gestione del suolo.

Come, tra le altre, l’agricoltura rigenerativa, l’agrosilvicoltura e il carbon farming.

“Questo potente strumento aiuterà i decisori politici, gli agricoltori e gli operatori sul territorio a gestire meglio i nostri suoli tutelandone la biodiversità, lo stoccaggio del carbonio e la produttività”, ha dichiarato al portale Agriland il direttore della OpenGeoHub Foundation Tomislav Hengl, uno degli scienziati coinvolti nel progetto della AI 4 Soil. “Utilizzando strumenti di intelligenza artificiale e dati open-source abbiamo creato un prototipo di gemello digitale della Terra che consentirà agli utenti di analizzare e testare le pratiche di gestione per ottenere risultati migliori e benefici ambientali”.

Lo strumento sarà operativo nel 2026

Considerato dagli scienziati impegnati nel progetto come il modello di monitoraggio della salute del suolo “più sofisticato di sempre”, il Data Cube dovrà tradursi in una app mobile a disposizione degli agricoltori. Sempre secondo Agriland, l’applicazione potrebbe essere disponibile entro il prossimo anno. Gli sviluppatori, nel frattempo, continueranno ad arricchire la mappa con nuovi dati e ulteriori immagini. Migliorando così la precisione e la capacità predittiva del modello.

“Mentre si studia la Soil Health Monitoring Law europea, questa innovazione rappresenta uno strumento incredibilmente utile per identificare le regioni in cui la salute del suolo è a rischio, evidenziando le aree che necessitano di un ripristino urgente”, ha dichiarato al portale Mogens Humlekrog Greve, ricercatore della Aarhus University e project manager di AI 4 Soil Health. Il monitoraggio continuo garantito dallo strumento, ha aggiunto, consentirà quindi di promuovere migliori pratiche di gestione dei terreni nell’intera Europa.