15 Ottobre 2025

Stati Generali del suolo: bioeconomia e rigenerazione al centro della IV edizione

,

Il 6 novembre Ecomondo di Rimini ospita l’appuntamento annuale organizzato da Re Soil Foundation insieme al Cts della manifestazione e dal National Bioeconomy Coordination Board. Filo conduttore della discussione: bioeconomia circolare, rigenerazione, le politiche europee e i progetti in corso

di Matteo Cavallito

Il ripristino del suolo è un processo ampio che chiama in causa diversi aspetti, dal recupero dei terreni degradati alla loro gestione sostenibile in campo agricolo e non solo, dalla tutela della biodiversità alla mitigazione climatica. In questo contesto, la bioeconomia circolare svolge un ruolo chiave nel migliorare la salute e la funzionalità dei terreni stessi grazie ai suoi bio-prodotti a basso impatto, all’incremento della sostanza organica e alla chiusura del ciclo del carbonio. Sono questi i temi chiave della quarta edizione degli Stati Generali per la salute del suolo, in programma il 6 novembre prossimo a Rimini in occasione di Ecomondo.

L’evento, organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione, da Re Soil Foundation e dal National Bioeconomy Coordination Board (NBCB), proporrà aggiornamenti sulle iniziative politiche e i progetti in corso con uno sguardo alla Mission Soil UE e ai suoi impatti positivi a livello europeo e italiano.

Esperti a confronto su bioeconomia e rigenerazione del suolo

“Significativamente intitolato Bioeconomia circolare e opportunità per la rigenerazione del suolo, l’evento di quest’anno intende evidenziare il nesso cruciale che unisce le azioni di ripristino dei terreni con il contrasto al cambiamento climatico e lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile e capace, al tempo stesso, di soddisfare gli impegni per la sicurezza alimentare globale”, spiega Margherita Caggiano, direttore generale di Re Soil Foundation, che presiederà la sessione insieme a Luca Montanarella, presidente dell’International Network of Soil Information Institutions (INSII) e membro del Comitato tecnico scientifico della stessa Fondazione.

“L’auspicio”, aggiunge Caggiano, “è quello di replicare il successo dello scorso anno creando, anche in questa occasione, un prezioso spazio di confronto tra esperti provenienti da realtà differenti per affrontare le più importanti questioni in agenda da prospettive diverse”.

I temi restano centrali, soprattutto alla luce di uno scenario continentale tuttora problematico. Secondo l’ultimo rapporto “State of Soils in Europe” pubblicato dal JRC, il degrado interesserebbe circa 2/3 dei terreni europei mentre l’erosione sottrarrebbe al Continente 1 miliardo di tonnellate di suolo all’anno. In aumento, inoltre, gli squilibri nutrizionali (presenti in 3/4 dei terreni coltivati) mentre cala il carbonio organico nei campi agricoli (meno 70 milioni di tonnellate nel territorio UE e Regno Unito tra il 2009 e il 2018).

Le politiche europee

Ampio, come sempre, il programma dell’evento, aperto dagli interventi di Fabio Fava, coordinatore del Gruppo di Coordinamento Nazionale per la Bioeconomia (GCNB) e Stefano Masini, responsabile dell’Area Ambiente e Territorio di Coldiretti. La discussione affronterà il tema della bioeconomia, con un aggiornamento sul lavoro della FAO a cura di Marta Gomez San Juan, ingegnere agrario e dei biosistemi presso la stessa organizzazione ONU per l’alimentazione e l’agricoltura, che, nell’occasione, presenterà i recenti risultati della mappatura degli indicatori legati a questo comparto come biodiversità, clima e obiettivi per l’ambiente illustrando, inoltre, il ruolo dei partenariati globali.

L’agenda si sposta quindi sulle politiche europee a partire dalla Soil Monitoring Law, sempre più vicina all’approvazione definitiva, con con l’intervento di Annalisa Corrado, europarlamentare e shadow rapporteur della Direttiva. A seguire un approfondimento sulla sulla Missione UE “A Soil deal for Europe” con il suo responsabile Henri Delanghe, direttore dell’unità di ricerca della Direzione generale dell’Agricoltura e dello sviluppo rurale (DG AGRI) della Commissione Europea.

I progetti

La discussione si sposterà quindi sugli impatti della Missione stessa sui suoli italiani fotografati da alcuni progetti innovativi come iCOSHELLs, l’iniziativa coordinata da Isinnova per la costituzione di Living Labs per la salute del terreno, e URSOILL, dedicato al ripristino sostenibile del suolo urbano. Intervengono Angelo Riccaboni, Professore Ordinario di Economia aziendale presso l’Università di Siena, Mario Gualdi, presidente di Isinnova e Susy Longoni, responsabile Sportello APRE Lombardia – Unit Innovazione e Progetti Innovhub SSI Stazioni sperimentali per l’industria della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Infine, un approfondimento sui progetti di rigenerazione del suolo tra cui SOUL, dedicato alle applicazioni bio nel terreno con biodegradazione ottimale nel loro ciclo di vita finale, e AUSO, per la costituzione dell’Osservatorio del suolo dell’Unione Africana, senza dimenticare le iniziative per la salute dei terreni realizzate nell’ambito del programma Horizon Europe. A parlarne Sara Guerrini, Agriculture Public Affairs di Novamont, Claudio Zucca, Professore Associato di Pedologia dell’Università di Sassari e Humberto Castillo-González, ricercatore presso l’Université Marie et Louis Pasteur di Besançon.