20 Gennaio 2025

L’accumulo dei nutrienti minaccia le foreste tropicali

,

Secondo uno studio, l’afflusso dei nutrienti finirebbe per offrire un vantaggio competitivo ad alcune specie di alberi favorendo il calo della biodiversità

di Matteo Cavallito

Ascolta “L’accumulo dei nutrienti minaccia le foreste tropicali” su Spreaker.

Le aree boschive tropicali non sono minacciate solo dalla deforestazione ma anche da un pericolo meno noto: il sovraccarico di nutrienti. A evidenziarlo è un nuovo studio condotto da un gruppo di ricercatori delle università di Kaiserlautern-Landau e Goettingen e del Centre for Ecological Research di Budapest. La ricerca, evidenzia come le attività umane, tra cui l’agricoltura e la combustione di fonti fossili, stiano alterando la crescita delle piante impattando sulla composizione e la tenuta delle foreste. Questi fenomeni, spiegano gli autori, potrebbero aggravare a loro volta gli effetti dei cambiamenti climatici mettendo a rischio la biodiversità e i servizi forniti dall’ecosistema.

Attività umane e clima

I ricercatori ricordano come le attività umane stiano alterando drammaticamente i cicli naturali dei nutrienti. L’agricoltura e la combustione, spiegano, starebbero favorendo la loro diffusione capace ormai di interessare anche le regioni più remote. Il problema è che l’afflusso di questi elementi chiave finirebbe per offrire un vantaggio competitivo ad alcune specie di alberi favorendo lo sviluppo di foreste sempre più omogenee ovvero caratterizzate da una minore biodiversità.

“Questi cambiamenti possono ridurre la diversità delle specie attraverso intere catene alimentari e indebolire la resilienza delle foreste di fronte ai cambiamenti climatici”, spiega Péter Batáry, ricercatore e co-autore della ricerca, in una nota. “La perdita di diversità limita anche la capacità delle foreste di adattarsi ai fattori di stress ambientale”.

L’aumento della lisciviazione e della deposizione dei nutrienti, si legge nello studio, “potrebbe alterare in modo significativo la produttività, la struttura e la funzione della vegetazione tropicale“. Per meglio comprendere come si manifesti tale fenomeno gli scienziati hanno preso in esame molteplici studi dedicati agli effetti dell’impatto dell’azoto, del fosforo e del potassio sui suoli.

L’aggiunta di nutrienti fa aumentare la biomassa dei germogli

I ricercatori hanno sintetizzato i dati di 59 studi condotti in diverse regioni tropicali del mondo. “Nel complesso, l’aggiunta di nutrienti ha fatto aumentare la biomassa dei germogli del 26% e i tassi di crescita del 14%”, spiega la ricerca. E ancora: “Le combinazioni di nutrienti hanno prodotto i tassi di accrescimento più elevati (azoto, fosforo e potassio: 27%; azoto e fosforo: 18%) mentre l’azoto è stato determinante per la produzione di biomassa dei germogli (azoto: 38%; azoto e fosforo: 48%)”.

La ricerca, tra le altre cose, mostra “un’elevata variabilità nelle risposte delle piantine ai singoli nutrienti”.

Lo studio evidenzia anche la complessità della ricerca sulle foreste tropicali. Gli studi esaminati hanno utilizzato una combinazione di metodi, tra cui esperimenti in serra, prove di trapianto e applicazioni di fertilizzante in situ. Nonostante questo, tuttavia, l’identificazione delle piantine fino al livello di specie risulta ancora molto complessa a causa della straordinaria diversità e somiglianza degli alberi tropicali giovani.

La distribuzione geografica dei 54 siti inclusi nelle meta-analisi abbraccia tutte le regioni tropicali e subtropicali. Ogni cerchio giallo sulla mappa rappresenta un sito. La dimensione del cerchio indica il numero di specie di alberi o arbusti per sito nelle pubblicazioni (numero totale di specie = 160). Fonte: Cárate Tandalla, D., Homeier, J. & Batáry, P. Responses of Tropical Tree Seedlings to Nutrient Addition: A Meta-analysis to understand future changes in Tropical Forest Dynamics. Curr. For. Rep. 11, 3 (2025). https://doi.org/10.1007/s40725-024-00240-6 Attribution 4.0 International CC BY 4.0 Deed https://link.springer.com/article/10.1007/s40725-024-00240-6/figures/1

La distribuzione geografica dei 54 siti inclusi nelle meta-analisi abbraccia tutte le regioni tropicali e subtropicali. Ogni cerchio giallo sulla mappa rappresenta un sito. La dimensione del cerchio indica il numero di specie di alberi o arbusti per sito nelle pubblicazioni (numero totale di specie = 160). Fonte: Cárate Tandalla, D., Homeier, J. & Batáry, P. “Responses of Tropical Tree Seedlings to Nutrient Addition: A Meta-analysis to understand future changes in Tropical Forest Dynamics“. Curr. For. Rep. 11, 3 (2025). Attribution 4.0 International CC BY 4.0 Deed

Il fenomeno impatta sugli ecosistemi globali

Le foreste tropicali hanno un ruolo decisivo nel garantire e nel conservare la complessità della vita sulla terra. Anche per questo lo studio ricorda come le attività umane, anche se condotte a notevoli distanze dagli ambienti osservati, possano avere conseguenze di vasta portata per il mondo naturale.

“Azoto, fosforo e potassio sono elementi nutritivi fondamentali per la crescita delle piante. Tuttavia, in molti terreni tropicali la loro presenza è limitata”, sottolinea la co-autrice Daisy Cárate Tandalla. “L’aggiunta di nutrienti avvantaggia in modo sproporzionato le specie competitive e a crescita rapida, modificando potenzialmente la composizione delle foreste”.

I risultati sottolineano quindi la necessità di prestare urgente attenzione alla gestione di questi elementi nelle regioni tropicali. Sebbene la loro deposizione possa sembrare un problema localizzato, i loro impatti si propagano attraverso gli ecosistemi globali, influenzando la biodiversità, l’immagazzinamento del carbonio e la salute complessiva del Pianeta.